Banca d'Italia: "Su Popolare Vicenza chiamati in causa per malintesi"
Banca d’Italia interviene su Popolare Vicenza: “Chiamati in causa per malintesi”
“Le vicende della Banca Popolare di Vicenza (BPV) sono venute all’attenzione dell’opinione pubblica nelle scorse settimane, quando è stata data notizia delle indag ini avviate dalla Procura di Vicenza. Nel dibattito pubblico che è seguito la Banca d’Italia è stata più volte chiamata in causa, sulla base di presupposti sbagliati o di malintesi”. Lo afferma l’istituto in quella che è una nota ufficiale (https://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/documenti/BPV_271015.pdf) con la quale BankItalia intende precisare la propria posizione e rendere noto il proprio operato. In precedenza l’istituto “non ha replicato per rispetto nei confronti della magistratura inquirente, con la quale da mesi attivamente collabora - prosegue la nota -. Pur non entrando nel merito delle questioni oggetto di indagine, riteniamo opportuno, avendone informato la stessa magistratura, chiarire ora alcuni fatti, con l’obiettivo di evitare interpretazioni errate ed eliminare equivoci».
Un primo chiarimento riguarda il prezzo delle azioni di una banca popolare non quotata, come la BPV. Il codice civile attribuisce la responsabilità di fissare quel prezzo all’assemblea dei soci, su proposta degli amministratori. “Nessun potere diretto sulla determinazione del prezzo è conferito alla Banca d’Italia in questa materia”, anche se l’istituto aveva più volte richiamato Banca a definire criteri oggettivi.
Inoltre i problemi sul riacquisto di azioni proprie della Popolare Vicenza “sono stati individuati da un'ispezione di Bankitalia, d’intesa con la Bce, a inizio 2015 dopo che nel 2014 emerse da varie evidenze che acquistava azioni proprie senza aver prima richiesto l’autorizzazione alla Vigilanza”. In questo modo BankItalia mise in luce che la Bpv non aveva dedotto per un ammontare cospicuo dal patrimonio di vigilanza il capitale raccolto a fronte di finanziamenti erogati dalla stessa BPV ai sottoscrittori delle sue azioni senza comunicarli alla Vigilanza.
Il risultato dell’ispezione di quest’anno presso la Popolare di Vicenza e le conseguenti decisioni della vigilanza della Bce, hanno imposto alla banca di ricostituire i margini patrimoniali regolamentari.
Lo afferma la Banca d'Italia in un chiarimento sul suo sito. “L’alta dirigenza di BPV è stata rinnovata. La banca ha recentemente deliberato la trasformazione in spa, un aumento di capitale e la quotazione delle azioni; questo - conclude la nota - assicurerà trasparenza alla formazione del prezzo e liquidità all'investimento in azioni”.
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