Burgo, Regione e Mise compatti: "No ai licenziamenti"

"C'è stata una minima apertura da parte dell'azienda" spiega  Debora Serracchiani pronta a difendere il posto di 153 lavoratori a Duino. Scesa la produzione a Villorba. Nuovo incontro il 26 novembre

TRIESTE. "La vertenza Burgo è dura e complessa, ma il tavolo di oggi al ministero dello Sviluppo economico, a cui la Regione ha chiesto e ottenuto di partecipare, ha ribadito la posizione ferma e allineata di organizzazioni sindacali e istituzioni contro i licenziamenti a San Giovanni di Duino", comune in provincia di Trieste.

Così la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al termine della riunione a Roma nella sede del Ministero sulla crisi del gruppo cartario, che ha annunciato il licenziamento di 153 lavoratori dello stabilimento duinese collegato alla dismissione della linea due di produzione.

Al tavolo convocato dal Ministero erano presenti, i rappresentanti dei lavoratori e della proprietà Burgo, oltre alla
Regione, che segue da vicino la vertenza e già la settimana scorsa a Trieste aveva convocato le parti per un confronto sulla procedura avviata dal Gruppo.

"Regione e Mise procedono in piena sintonia sul caso Burgo - ha rilevato Serracchiani -. Da parte nostra c'impegniamo a individuare forme di accompagnamento che possano favorire l'uscita da questa situazione critica per salvaguardare lavoro e attività industriale in provincia di Trieste".
 
"Dall'azienda - ha reso noto la presidente della Regione - è stata manifestata una minima apertura rispetto alle decisioni su tagli occupazionali e di produzione, apertura che lascia margini per una riconvocazione del tavolo a Roma giovedì 26 novembre, mentre non sono state presentate le informazioni documentate richieste nella riunione di Trieste in merito alla struttura del Piano industriale".

Il Gruppo in crisi conta stabilimenti tra l'altro anche a Villorba (Tv) e a Verzuolo, in provincia di Cuneo, dove il ciclo produttivo è sceso ritmo parziale.

 

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