Inaugurata la tre giorni di Trieste Next: 100 incontri per capire il futuro
Taglio del nastro in piazza Unità in una mattinata dedicata soprattutto alle scuole
Con il taglio del nastro in piazza Unità si è aperta ufficialmente oggi, venerdì 27 settembre, la tredicesima edizione di Trieste Next, il festival che mette per tre giorni la città al centro del dibattito internazionale sulla ricerca scientifica: più di 300 relatori dall’Italia e dal mondo, un centinaio di eventi e in più la seconda edizione del premio letterario “Science Book of the Year” (qui il programma completo). La manifestazione, anticipata giovedì sera al Teatro Miela dall’appuntamento con il fisico e scrittore Paolo Giordano, da quest’anno ha tra i promotori Nord Est Multimedia (Nem), il gruppo che edita anche Il Piccolo.
Ad aprire la serie di interventi è stato Antonio Maconi, direttore di Trieste Next, che ha rimarcato come la giornata d’avvio del festival sia dedicata in particolare agli studenti delle scuole che per tutta la mattinata hanno affollato gli stand in piazza Unità.
È toccato all’assessore comunale Maurizio De Blasio portare il saluto della città: «Grazie anzitutto agli allestitori – ha premesso De Blasio –. Passando per gli stand ho trovato grande entusiasmo, quello che deve sempre animare un evento come Trieste Next». «E grazie, ovviamente, a tutti gli organizzatori e agli uffici che hanno lavorato per un anno per dare vita a questa tre giorni – ha aggiunto l’assessore –. I momenti di divulgazione e di confronto devono poi tradursi sempre di più in iniziative concrete per la crescita della comunità. Fondamentale è il coinvolgimento delle scuole e dei giovanissimi. Solo attraverso divulgazione e conoscenza si può costruire una cittadinanza consapevole».
Poi, Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università di Trieste che è uno dei promotori di Next e che nell’ambito del festival proporrà due eventi speciali in programma sabato, con lo scienziato Premio Nobel per la Fisica Andre Geim e con il compositore Premio Oscar Nicola Piovani, che rientrano nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario dell’ateneo. «Per noi Next è una grande occasione per avvicinare ancora di più l’università alla città – ha rimarcato il rettore –. Una tredicesima edizione del festival ancora più ricca e più viva. Grazie a tutti quelli che hanno collaborato per far crescere la manifestazione, che continuerà a far passare il concetto che il futuro della nostra città e della nostra società passa solo attraverso la scienza, la conoscenza e lo studio».
«La Regione in questa edizione ha fatto un salto in più con due eventi in cui siamo direttamente coinvolti – ha ricordato l’assessore regione Pierpaolo Roberti –. I padiglioni sono già pieni di ragazzi, questa manifestazione sta continuando a crescere e ogni anno sa rinnovarsi proponendo temi sempre nuovi, attuali e di grande interesse, temi su cui anche noi, come istituzioni, dovremo confrontarci in futuro».
«Il Piccolo è sempre stato vicino a Next fin dalla prima edizione – ha sottolineato Fabrizio Brancoli, vicedirettore cultura ed eventi del gruppo Nem, con delega a Il Piccolo –, ma da quest’anno fa un passo importante e promuove il festival con grande convinzione grazie all’appartenenza al nostro gruppo Nord Est Multimedia che edita sei quotidiani tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Lo facciamo perché crediamo anche noi nella scienza, nel progresso e nel connubio con la cultura».
Per Anna Sirica, direttrice generale di Area Science Park, «questo è un momento speciale, Area Science ha come scopo anche e soprattutto promuovere la ricerca e vedere tanti giovani coinvolti qui ci fa ben sperare».
«È sempre un piacere sentirsi parte di una manifestazione come Trieste Next – ha evidenziato Andrea Romanino, direttore della Sissa –. In questi giorni tutti parlano di Next e non stupisce visti l’attualità e l’interesse dei temi trattati nei tantissimi eventi. Verrebbe voglia di avere il dono dell’ubiquità per poterli seguire tutti. Sarà una festa della scienza e della cultura, e speriamo che l’entusiasmo dei ricercatori negli stand accenda anche la scintilla della passione per la ricerca nei giovani».
Infine, Nicola Casagli, presidente dell’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Ogs: «Una magnifica manifestazione a cui abbiamo aderito con entusiasmo, presentiamo nel nostro spazio al festival un assaggio degli ambienti estremi che studiamo, le profondità dell’oceano e della terra, la sismicità, e abbiamo fortemente voluto portare qui la nave oceanografica Laura Bassi, in partenza per la nuova spedizione scientifica in Antartide, ormeggiata al Molo IV e visitabile dai cittadini. Si può ancora accedere al nostro sito per prenotarsi».
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