Luxottica vara il primo patto generazionale in Italia
AGORDO. Luxottica sarà il primo grande gruppo ad avere il "patto generazionale", principio valutato dal Governo per introdurlo a livello nazionale - per favorire l'uscita dei dipendenti prossimi alla pensione per l'inserimento dei giovani. Non c'è, è quasi ovvio dirlo, la trasmissione "ereditaria" del lavoro dai genitori ai figli: l'integrativo appena firmato da Luxottica con i sindacati non contiene alcun riferimento a vincoli di parentela per le uscite e gli ingressi in azienda.
Poi, anche per la concentrazione territoriale degli stabilimenti, specie nel Bellunese, tra i 10mila lavoratori in Italia per i quali l'accordo è valido (sui circa 80mila nel mondo) ci saranno molti che fra loro hanno vincoli famigliari e ci sarà un avvicendamento nei fatti, ma non sancito negli accordi, anche perché sarebbero stati ad alto rischio di illegalità e ricorsi.
Nell'arco dei prossimi tre anni e per una prima fase di sperimentazione, cento dipendenti a tre anni dalla pensione potranno chiedere il part time al 50% senza alcuna incidenza sul proprio trattamento pensionistico, offrendo ad un pari numero di giovani - selezionati esclusivamente secondo criteri di merito, fanno sapere azienda e sindacati - l'opportunità di un'assunzione a tempo indeterminato.
Per i lavoratori affetti da gravi patologie o malattie invalidanti la durata del patto generazionale è estesa a cinque anni, con la possibilità di accedere al part time al 50% già a cinque anni dalla pensione. L'integrativo vale per i lavoratori degli stabilimenti Agordo, Cencenighe e Sedico (Belluno, Pederobba (Treviso), Rovereto (Trento), Lauriano (Torino) e nella sede di Milano.
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