Più controlli e zone rosse in tutte le città: stretta sulla sicurezza verso Capodanno
Il ministro dell’Interno Piantedosi ha inviato una lettera ai prefetti per incrementare le misure in vista della notte di San Silvestro. Saranno istituite delle aree urbane precluse a chi ha precedenti penali
Zone rosse, aree off-limits, dove "vietare la presenza di soggetti pericolosi" o pregiudicati e "disporne l'allontanamento". Dopo Bologna, Firenze e da lunedì 30 Milano, il Viminale ha inviato una direttiva a tutti i prefetti con l'obiettivo di individuare aree urbane vietate a persone con precedenti penali.
In vista del Capodanno il ministro dell'Interno stabilisce una stretta chiedendo ai rappresentanti territoriali provvedimenti ad hoc per stazioni ferroviarie, ma anche piazze di spaccio e altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate - soprattutto in questi giorni - «da un'elevata concentrazione di persone».
Il Viminale punta, quindi, a replicare su scala nazionale quanto già avviato nei capoluoghi di Toscana ed Emilia-Romagna e da lunedì 30 dicembre Milano. Negli ultimi tre mesi, rende noto il ministero, sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14mila persone controllate. Il Viminale spiega che ricorso alle zone rosse rientra nella strategia volta a garantire «la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini».
Le ordinanze prefettizie, secondo i piani del dicastero, possono risultare utili «in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado» contro i fenomeni di microcriminalità ma anche, è il caso della notte di San Silvestro, per rafforzare ulteriormente i controlli per le manifestazioni e gli spettacoli previsti in molte città della Penisola. Parallelamente all'attività di controllo viaggia quella di prevenzione in vista dei festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno.
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