Fondazione Milano Cortina: «Bob, Lake Placid è il piano B»
La pista americana è la riserva ufficiale dello Sliding Centre. Definitivamente fuori dai giochi St. Moritz e Innsbruck
La pista di Lake Placid (Stato di New York) è ufficialmente il piano B per le gare olimpiche di bob, skeleton e slittino se i lavori di realizzazione dello Sliding centre di Cortina non saranno completati nei tempi stabiliti dal cronoprogramma.
Di conseguenza, le piste di St. Moritz e Innbruck sono definitivamente fuori dai giochi.
A confermarlo è direttamente Fondazione Milano Cortina 2026, che ha fornito all’ente gestore dell’impianto di Lake Placid un documento dove ufficializza la località americana, parte della contea di Essex, come riserva per le gare olimpiche su ghiaccio.
Negli ultimi giorni la notizia era rimbalzata su numerosi media americani e non a caso: infatti, l’impianto di Lake Placid aveva bisogno di alcuni interventi di “abbellimento” e per poter richiedere un finanziamento pubblico allo Stato di New York, doveva presentarsi con una documentazione ufficiale per giustificare la richiesta.
A poco più di un anno dall’inizio delle Olimpiadi Milano Cortina, quindi, bisognava dare una risposta all’ente gestore affinché potesse attrezzarsi in tempo.
L’individuazione del piano B era stato richiesto dal Cio e dal Cda della Fondazione Milano Cortina 2026.
Fondazione Milano Cortina 2026
Sulla questione, d’accordo con Governo e Simico, interviene direttamente Fondazione Milano Cortina 2026 che vuole tranquillizzare l’opinione pubblica in merito a questa scelta.
«Nessuno mette in dubbio Cortina», afferma Fondazione MiCo, allineata con Governo e Simico. «Il Cio e le Federazioni internazionali sono stati avvisati e sono sereni. Quindi si va a Cortina, ma come di norma bisogna sempre avere un piano B. Ad oggi non c’è nessun dubbio che l’impianto dello Sliding centre verrà finito e che andremo a Cortina a fare le gare di bob, skeleton e slittino», ribadisce Fondazione MiCo, «ma è normale avere un piano di riserva: sono state analizzate tutte le possibili soluzioni e Lake Placid, a tutti gli effetti, è la migliore. Per una questione di gestione interna avevano bisogno di avere un documento da parte nostra e fare così una richiesta di finanziamento pubblico allo Stato di New York. È un po’ diverso rispetto all’Italia, ma questa è la sintesi. Se per qualunque ragione accadesse qualcosa a Cortina, le gare si faranno a Lake Placid».
I media americani
Numerosi siti di informazione americani hanno riportato le dichiarazioni di Darcy Norfolk, direttore delle comunicazioni per l’Olympic Regional Development Authority, che gestisce le sedi degli sport invernali dello Stato americano.
«C’è molto da fare», ha detto Darcy Norfolk. «La fase successiva è un dialogo mirato con Milano Cortina per lavorare ad un piano. Loro sono fiduciosi che la pista di Cortina sarà completata in tempo, ma avevano bisogno di identificare un piano (di riserva) secondo le regole del Comitato Olimpico Internazionale. Dobbiamo mettere insieme un progetto che funzioni per entrambi».
Sulla questione è intervenuta anche Kathy Hochul, governatirce dello Stato di New York: «Lo Stato di New York è onorato di essere stato selezionato e lavoreremo a stretto contatto con la Fondazione Milano Cortina per discutere la pianificazione in modo dettagliato per mettere in scena il piano di riserva».
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