Imposta di soggiorno 2024, boom di incassi nel Nord Est: ecco quanto hanno guadagnato le regioni
Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige registrano incassi record dall’imposta di soggiorno nel 2024. Incrementi significativi, con il Trentino leader (+40,9%), spingono il Nord Est verso un 2025 ancora più al rialzo: ecco tutti i dati
L’imposta di soggiorno si conferma una fonte fondamentale di entrate per i comuni del Nord Est Italia, con un incremento significativo nel 2024 rispetto agli anni precedenti.
Secondo il pre consuntivo dell’Osservatorio Nazionale di JFC, queste regioni hanno mostrato performance notevoli, contribuendo in modo sostanziale al gettito nazionale, che si avvia a raggiungere la cifra record di 976 milioni di euro.
«Il dato più significativo è, senza ombra di dubbio, quello relativo all’incasso complessivo del 2024, che supererà i 976 Milioni di euro – afferma Massimo Feruzzi, Amministratore Unico di JFC e responsabile dell’Osservatorio nazionale sulla Tassa di Soggiorno – una cifra davvero significativa che ci indica come questa imposta sia ormai considerata dai Comuni uno strumento essenziale per acquisire risorse, la maggior parte delle quali utilizzate per interventi non turistici. Ed il 2025 si presenta ancora più ricco per le casse comunali: si prevedono incassi per 1 Miliardo 052 Milioni di Euro».
Friuli Venezia Giulia: piccoli numeri, grandi incrementi
In Friuli Venezia Giulia, l’imposta di soggiorno ha prodotto un incasso di 6,1 milioni di euro, in aumento rispetto ai 5,9 milioni del 2023.
Pur rappresentando una percentuale ridotta del totale nazionale, l’incremento dimostra l’efficacia delle politiche locali nel valorizzare il turismo, nonostante il confronto con altre regioni più visitate.
Veneto: una crescita moderata ma costante
Il Veneto si distingue per un contributo imponente, con 98 milioni di euro raccolti fino al 30 novembre 2024, rispetto ai 96 milioni dell’anno precedente.
Venezia rimane il motore trainante della regione, anche grazie all’aumento delle tariffe e all’attrattività delle sue città d’arte.
Trentino Alto Adige: leader in Italia
Il Trentino-Alto Adige registra un aumento eccezionale del +40,9%, con 87,4 milioni di euro incassati nel 2024.
Questo risultato riflette una politica territoriale ben organizzata, che sfrutta sia il turismo invernale che estivo, con un focus particolare sul turismo sostenibile e sulle attività outdoor.
Fattori di crescita
L’incremento degli incassi è attribuibile a diversi fattori:
- Aumento delle tariffe e riduzione delle esenzioni.
- Estensione dei periodi di applicazione dell’imposta.
- Incremento dei flussi turistici, specialmente in località alpine e città d’arte.
All’interno di questo scenario, le previsioni per il 2025 indicano un ulteriore incremento del 7,8%, con un gettito nazionale stimato in 1,052 miliardi di euro.
Si pensi anche a tutti quei Comuni che introdurranno l’imposta a partire dal 2025: si tratta di 25 amministrazioni comunali in più rispetto al 2024.
Da Udine e Caserta, da Bellaria Igea Marina a Bagheria, da Termoli a Pavia, ma si pagherà anche a Quartu Sant’Elena, Crema,Torre del Greco, Castel Volturno, Ponti sul Mincio, solo per citarne alcuni, mentre in altri 27 Comuni si discute in merito ad una possibile introduzione.
Nuove entrate che andranno ad aumentare il gettito generale sull’imposta di soggiorno proiettando i dati del 2025 ancora più al rialzo.
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