Hotel trasformati in appartamenti a Jesolo, cosa sta accadendo
Jesolo cambia volto: 27 hotel chiudono per diventare condomini. Il trend urbanistico potrebbe segnare il declino del modello alberghiero tradizionale a favore di nuove residenze e seconde case

A Jesolo si gira pagina: gli hotel chiudono, i condomini nascono. Una delle mete turistiche più importanti del Veneto ha iniziato a delineare un cambio di rotta dal punto di vista urbanistico.
Nel settore alberghiero, ben 27 strutture tra hotel e pensioni hanno ottenuto lo svincolo alberghiero e verranno trasformate in appartamenti.
Un fenomeno che segue una tendenza iniziata iniziata in realtà negli anni Novanta, con la progressiva riduzione delle strutture ricettive e la crescita di nuove costruzioni residenziali destinate alle seconde case o a appartamenti estivi, spesso lasciati chiusi per mesi.
Appartamenti al posto degli hotel
Tra i casi recenti, l’hotel My Fair in piazza Aurora. La struttura verrà sostituita da un complesso di dieci appartamenti distribuiti su sei piani, mentre l’ex hotel Lorenz in via Aquileia potrebbe diventare un edificio residenziale di sei o sette piani.
Un processo che si sta ripetendo per numerosi altri alberghi, portando a una riduzione delle strutture ricettive in città: dagli oltre 540 hotel che si contavano in passato, Jesolo oggi ne conta circa 350.
Il presidente di Federalberghi Veneto, Massimiliano Schiavon, avverte sull'importanza di mantenere l’identità alberghiera della località: «Jesolo è una città turistica basata sulla ricettività alberghiera. Non dobbiamo perdere questa peculiarità».
Il caso: «Abbiamo provato di tutto»
Ma la pressione economica spinge molti imprenditore nel mondo dell'hôtellerie a chiudere. «Abbiamo provato di tutto, ma era impossibile tenere aperto un piccolo albergo in queste condizioni", spiega Sandro Buscato, ex proprietario dell’hotel Lorenz. Dopo aver valutato la possibilità di una ristrutturazione, il verdetto è stato chiaro: investire oltre un milione di euro in un hotel con una posizione non favorevole e pochi parcheggi non era sostenibile.
La trasformazione degli hotel in condomini solleva anche interrogativi sul futuro della città. Il sindaco di Jesolo Christofer De Zotti sottolinea che la decisione sulle 27 strutture era già stata presa nel 2021 e non poteva essere revocata, ma rassicura: «Jesolo continua a investire nella riqualificazione alberghiera, con nuovi progetti come il Casa Bianca al Mare e strutture di alta gamma nel Jesolo Design District».
Quale futuro per la città balneare?
Dal canto suo, Roberto Dal Cin, presidente di Confapi Turismo nazionale, avverte: «Se queste trasformazioni avvengono, devono portare nuovi residenti stabili, non solo seconde case vuote per gran parte dell’anno. Bisogna evitare la pura speculazione immobiliare».
Anche il tema dei servizi pubblici emerge nel dibattito: Jesolo sarà in grado di offrire parcheggi, infrastrutture e servizi adeguati per una popolazione residenziale in crescita?
Se da un lato il modello degli aparthotel, che mantengono la destinazione alberghiera con una formula più flessibile, può rappresentare un compromesso, dall’altro la città rischia di perdere parte della sua anima turistica.
Il futuro urbanistico di Jesolo è in bilico tra esigenze economiche, identità turistica e necessità di un nuovo equilibrio tra ospitalità e residenzialità.
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