Oliviero Toscani ricoverato in gravi condizione all’ospedale di Cecina
Oliviero Toscani, 82 anni, è stato ricoverato all’ospedale di Cecina (Livorno) a causa di un aggravamento della sua salute legato all’amiloidosi: malattia rara e incurabile diagnosticata due anni fa
Oliviero Toscani è stato ricoverato oggi, venerdì 10, presso il pronto soccorso dell’ospedale di Cecina (Livorno) a causa di un peggioramento significativo delle sue condizioni di salute.
Toscani, residente a Casale Marittimo (Pisa), è stato trasportato d’urgenza nella struttura sanitaria questa mattina.
La situazione sanitaria
La situazione è critica e si collega alla diagnosi di amiloidosi, una malattia rara e incurabile, resa pubblica dallo stesso Toscani nell’agosto scorso.
Il fotografo, che compirà 83 anni il prossimo 28 febbraio, aveva parlato apertamente della sua lotta contro la malattia in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
«In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali», aveva dichiarato Toscani, aggiungendo che si stava sottoponendo a una terapia sperimentale. Nell’intervista, aveva anche condiviso le sue riflessioni sul futuro: «Non si sa quanto tempo mi resti da vivere, ma vivere così non mi interessa».
Toscani aveva fatto riferimento anche a Marco Cappato, noto attivista per il diritto al fine vita: «Ogni tanto mi vien voglia. Gliel’ho detto già una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo».
Il rapporto con la famiglia Benetton
Le famiglie felici si somigliano, quelle infelici no. Questo incipit tolstojano può riassumere il complesso rapporto tra Oliviero Toscani e la famiglia Benetton.
Toscani, genio creativo e anima irriverente del gruppo, ha spesso stonato nei quadri familiari di Ponzano Veneto, alternando intuizioni visive straordinarie a dichiarazioni che hanno creato fratture – come quando definì i veneti “ubriaconi, ignoranti ed evasori”.
Cresciuto a Milano, figlio di un fotoreporter del Corriere della Sera, ha fatto del dissacrante la sua cifra stilistica, distruggendo tabù con immagini come il bacio tra una suora e un prete o i ritratti dei condannati a morte negli USA.
La sua collaborazione con i Benetton ha prodotto progetti innovativi come la rivista Colors e Fabrica. Ha lasciato il segno in casa Benetton grazie al suo modo di intendere ed interpretare la comunicazione visiva e non da ultimo, grazie alla sua creatività straordinaria.
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