Omicidio di Jesolo, arrestato un uomo per l’assassinio di Roberto Basso

A distanza di 11 mesi, i carabinieri hanno preso in custodia la persona che ritengono responsabile della morte del tabaccaio di 64 anni, ucciso a maggio nella sua abitazione in via Antiche Mura

Giovanni Cagnassi
Roberto Basso
Roberto Basso

Lunedì 24 marzo è stato arrestato dai carabinieri l'assassino di Roberto Basso, il tabaccaio di 64 anni ucciso nella sua casa in via Antiche Mura in circostanze misteriose, il 5 maggio dello scorso anno. Una svolta fondamentale, a distanza di quasi 11 mesi, in quello che era stato definito il giallo di Jesolo.

Tra i moventi più accreditati si era sempre ipotizzata la rapina finita in modo tragico. Il forte sospetto era che Basso potesse conoscere il suo carnefice, per questo in casa non sarebbero stati trovati segni d’effrazione; non solo: il 64enne era stato colpito alle spalle e, forse, aveva dato la schiena al suo assassino proprio perché non aveva motivo di temere un gesto violento. Ma non era certo neppure questo, perché l'omicida poteva essere entrato da un pertugio dell'abitazione che era stato individuato dagli investigatori. E poi la casa non era stata messa sottosopra né sono stati rubati soldi.

La tabaccheria di Roberto Basso
La tabaccheria di Roberto Basso

Roberto Basso aveva subito già un furto in via Antiche Mura ad agosto, quando non era in casa. La sua è stata sempre una vita vissuta tra lavoro e casa, semplice senza tanti amici, molto riservata. Era comproprietario con il fratello Andrea dell'Hotel Rex, dato in gestione, poi di alcuni appartamenti. Spesso girava con dei soldi in contanti, per pagare i gratta e vinci in tabaccheria. Le telecamere avevano ripreso la sua uscita dalla tabaccheria la sera prima del suo assassinio.

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