Delirio a Carnevale: il ticket d’accesso a Venezia vale solo… quando i turisti non ci sono
Sessantamila visitatori per il corteo acqueo, a Rialto si è sfiorato il crash ma è tutto regolare: la prima giornata a prenotazione e pagamento sarà soltanto il 25 aprile. Ecco perché il sistema mostra tutti i suoi limiti

Il Carnevale di Venezia è partito domenica 16 febbraio con una esplosione di fumi colorati e coriandoli, con i palloncini sprigionati dalla Pantegana, seguito da 60 mila persone. Esatto: sessantamila, mal contati. Il corteo acqueo da cento imbarcazioni sul canal Grande ha affollato la città tra persone che si sono fermate lungo le rive, posizionate agli imbarcaderi, sul ponte dell’Accademia e a Rialto.
Non sono mancate le forze dell’ordine in campo, ma nei tratti nevralgici si sono creati “tappi umani”, tra spinte, liti e crisi d’ansia, con una coda di polemiche. Il più evidente e invalicabile, il muro sul ponte di Rialto, dove lo scorrimento era bloccato.
Ma dai, sarà sempre stato così, no?
No, rispondono i veneziani. Tanti, sempre sì. Ma così tanti come domenica, non se li ricordava nessuno. Le forze dell’ordine sono intervenute, vietando la salita da San Bortolo e deviando le persone verso il ponte del Lovo, ma è stato necessario diverso tempo perché la situazione si sbloccasse, essendo già compromessa. Stesso film nelle calli strette che portano verso campo Santi Apostoli, dove si sono creati ingorghi: anche qui, la polizia locale ha fissato un senso unico che è durato per tre ore.
Pure le calli che portano verso San Polo sono rimaste bloccate, con conseguenti litigi e qualche spintone. Altro ponte presidiato, quello della Paglia, dove è stato imposto un doppio senso. Proprio a San Marco, sono state anche fermate tre borseggiatrici dalla polizia locale verso le 19, pizzicate mentre rovistavano nello zaino di un turista padovano: essendo incinte, sono state denunciate a piede libero.
Guardando ai numeri complessivi di questo esordio del “Tempo di Casanova”, si parla di circa 150 mila presenze, metà delle quali di turisti pernottanti.
La calca ha ovviamente riacceso il dibattito sulla gestione dei flussi.
«Perché affannarsi tanto in certe giornate e far finta di niente in altre? Perché rinunciare alla Colombina o alla festa di rio di Cannaregio o limitare i cittadini in giornate come il Redentore?», posta sui social il presidente dell’associazione Piazza San Marco Claudio Vernier, «Le regole valgono solo quando fa comodo?».
Le foto del delirio






Contributo d’accesso, così funziona per il 2025
Possibile sì, se la prima delle giornate a ticket sarà il 25 aprile, saltando a piè pari sia il Carnevale, sia la Pasqua. Il contributo d’accesso per i turisti giornalieri in visita a Venezia raddoppia: sia per i giorni di applicazione sia per la tariffa (da 5 a 10 euro), anche se solo per chi si prenota all’ultimo.
Sono le due principali novità previste per il 2025 della misura adottata dal Comune di Venezia – e sperimentata nel corso del 2024 - per regolamentare i flussi turistici.
Le giornate
Rispetto alle 29 previste per il primo anno di applicazione della misura, nel corso del 2025 le giornate di applicazione salgono a 54.
Identico il periodo di applicazione: si inizierà con il ponte del 25 aprile e si concluderà alla fine del mese di luglio. Rispetto alla prima edizione, però, nei weekend indicati dalla giunta, il contributo sarà valido non solo il sabato e la domenica ma anche il venerdì.
Le tariffe
Seconda importante novità riguarda la differenziazione della tariffa. Chi si prenota al portale continuerà a pagare cinque euro per l’accesso giornaliero ala città, a patto che si prenoti entro quattro giorni prima rispetto alla data individuata per venire a Venezia.
Superata quella data, il costo della prenotazione sale a 10 euro. Cade quindi la possibilità di differenziare la tariffa in base al raggiungimento o meno di una soglia di carico: la giunta ha optato per un criterio cronologico. Resta invece invariato l’impianto di esenzioni ed esclusioni (compresi i cittadini veneti, che dovranno registrarsi ma non pagare) e la durata dell’obbligo giornaliero di prenotazione (dalle 8.30 alle 16).
Brugnaro: «La città è prenotabile»
«La sperimentazione del primo anno è andata bene», ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro nel corso della conferenza stampa di presentazione delle novità sul contributo d’accesso per il 2025, «Siamo finalmente riusciti a far passare il concetto di prenotabilità della città. Un ringraziamento va a chi ci ha dato una mano lavorando a questo sistema nonostante i provocatori. Con i dati raccolti nell’ultimo anno, abbiamo scoperto ad esempio che oltre ai residenti in città iscritti all’anagrafe, esistono altri 1.500 domiciliati che vivono quotidianamente a Venezia. Quindi il numero di residenti a Venezia è nuovamente superiore a 50 mila».
Riproduzione riservata © il Nord Est