L’immigrazione irregolare non aumenta le violenze: più denunce se l’aggressore è straniero

Fact checking: la tesi di Valditara e Meloni è lontana dalla realtà. I dati Istat mostrano che le donne sono otto volte più propense a segnalare tentativi di stupro quando messi in atto da non italiani. Ecco perché il 25 percento dei casi risulta coinvolgere chi viene dall’estero

Gianpiero Della ZuannaGianpiero Della Zuanna
No, l'immigrazione irregolare non aumenta le violenze: più denunce se l'aggressore è straniero
No, l'immigrazione irregolare non aumenta le violenze: più denunce se l'aggressore è straniero

Fra mille polemiche, il ministro dell’Istruzione Valditara e la presidente Meloni hanno sottolineato che l’aumento delle violenze sessuali in Italia è dovuto all’incremento degli stranieri irregolari. I dati disponibili mostrano che quanto affermato è assai lontano dalla realtà.

Secondo un’indagine dell’Istat, la propensione delle donne italiane a denunciare uno stupro (al di fuori dalla coppia) è sei volte più elevata se l’autore è uno straniero. Per i tentativi di stupro, la propensione alla denuncia delle donne italiane è addirittura otto volte maggiore se l’autore è uno straniero. Quindi, l’alta proporzione di denunce per stupro o tentativi di stupro contro gli stranieri (un quarto del totale), quando gli stranieri non arrivano al 10% fra quanti vivono in Italia, potrebbe essere principalmente dovuta a questa diversa propensione alla denuncia, secondo la nazionalità dell’autore, da parte delle donne italiane.

Inoltre, ritenere che l’incremento delle denunce degli ultimi anni sia dovuto all’incremento degli stranieri irregolari – come han detto Valditara e Meloni – non è corretto, anche perché negli ultimi anni il numero di stranieri irregolari è rimasto pressoché costante, attorno a 500 mila (stime ISMU). Con tutta probabilità, l’aumento delle denunce da parte delle donne per violenze sessuali di questi ultimi anni, sia contro gli italiani sia contro gli stranieri, è dovuto prevalentemente all’aumentata propensione delle donne a denunciare questo tipo di violenza, piuttosto che all’incremento effettivo del fenomeno.

Serve una lettura attenta dei dati

Paradossalmente, l’incremento delle denunce è positivo, perché fa uscire il fenomeno dal sommerso, visto che, sempre citando l’Istat, solo una proporzione marginale degli stupri e dei tentativi di stupro è denunciata all’autorità giudiziaria. Un po’ come è successo, nell’ultimo anno, dopo l’enorme impatto del femminicidio di Giulia Cecchettin: le richieste di aiuto ai Centri Antiviolenza italiani sono aumentate di più del 50%, certamente non a causa dell’incremento delle violenze, ma per l’aumentata consapevolezza e propensione a farsi aiutare.

Stupri e tentativi di stupro sono reati orrendi ed esecrabili. Tuttavia, i dati vanno letti con attenzione, e non vanno utilizzati per una facile propaganda politica. Solo una lettura dei dati accurata, attenta e non ideologica può aiutare a migliorare le pratiche educative e repressive di contrasto.

Da questo punto di vista, la creazione in Veneto dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne può essere un importante passo avanti, se i dati verranno raccolti e interpretati senza paraocchi ideologici. 

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