L’immigrazione irregolare non aumenta le violenze: più denunce se l’aggressore è straniero
Fact checking: la tesi di Valditara e Meloni è lontana dalla realtà. I dati Istat mostrano che le donne sono otto volte più propense a segnalare tentativi di stupro quando messi in atto da non italiani. Ecco perché il 25 percento dei casi risulta coinvolgere chi viene dall’estero
Fra mille polemiche, il ministro dell’Istruzione Valditara e la presidente Meloni hanno sottolineato che l’aumento delle violenze sessuali in Italia è dovuto all’incremento degli stranieri irregolari. I dati disponibili mostrano che quanto affermato è assai lontano dalla realtà.
Secondo un’indagine dell’Istat, la propensione delle donne italiane a denunciare uno stupro (al di fuori dalla coppia) è sei volte più elevata se l’autore è uno straniero. Per i tentativi di stupro, la propensione alla denuncia delle donne italiane è addirittura otto volte maggiore se l’autore è uno straniero. Quindi, l’alta proporzione di denunce per stupro o tentativi di stupro contro gli stranieri (un quarto del totale), quando gli stranieri non arrivano al 10% fra quanti vivono in Italia, potrebbe essere principalmente dovuta a questa diversa propensione alla denuncia, secondo la nazionalità dell’autore, da parte delle donne italiane.
Inoltre, ritenere che l’incremento delle denunce degli ultimi anni sia dovuto all’incremento degli stranieri irregolari – come han detto Valditara e Meloni – non è corretto, anche perché negli ultimi anni il numero di stranieri irregolari è rimasto pressoché costante, attorno a 500 mila (stime ISMU). Con tutta probabilità, l’aumento delle denunce da parte delle donne per violenze sessuali di questi ultimi anni, sia contro gli italiani sia contro gli stranieri, è dovuto prevalentemente all’aumentata propensione delle donne a denunciare questo tipo di violenza, piuttosto che all’incremento effettivo del fenomeno.
Serve una lettura attenta dei dati
Paradossalmente, l’incremento delle denunce è positivo, perché fa uscire il fenomeno dal sommerso, visto che, sempre citando l’Istat, solo una proporzione marginale degli stupri e dei tentativi di stupro è denunciata all’autorità giudiziaria. Un po’ come è successo, nell’ultimo anno, dopo l’enorme impatto del femminicidio di Giulia Cecchettin: le richieste di aiuto ai Centri Antiviolenza italiani sono aumentate di più del 50%, certamente non a causa dell’incremento delle violenze, ma per l’aumentata consapevolezza e propensione a farsi aiutare.
Stupri e tentativi di stupro sono reati orrendi ed esecrabili. Tuttavia, i dati vanno letti con attenzione, e non vanno utilizzati per una facile propaganda politica. Solo una lettura dei dati accurata, attenta e non ideologica può aiutare a migliorare le pratiche educative e repressive di contrasto.
Da questo punto di vista, la creazione in Veneto dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne può essere un importante passo avanti, se i dati verranno raccolti e interpretati senza paraocchi ideologici.
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