Fashion a Go!25, Marzotto in campo:« Il nostro contributo alla Capitale europea della Cultura per i 30 anni di Mittelmoda»
Matteo Marzotto conferma il ritorno del contest Mittelmoda a Gorizia: «La città se lo merita: è carica di Storia, va fatta conoscere»

Conosce il Friuli Venezia Giulia praticamente da sempre. E ha una lunga frequentazione anche con Gorizia. Città a cui, nell’anno della Capitale, da imprenditore intende dare un contributo all’insegna dell’internazionalità e del fashion.
Matteo Marzotto, presidente di MinervaHub e impegnato in molte altre realtà economiche, a questo territorio, come confermano anche la recente visita a Villa Russiz («ho partecipato ad un’iniziativa di supporto al disagio sociale che mi ha commosso e ho ammirato», spiega), e gli «eccellenti rapporti con i presidenti delle Camere di Commercio regionali».

Quanto ha sentito parlare di Go!2025?
«Devo premettere di essere molto legato al Fvg. Lo frequento da tanti anni e, tra l’altro, una parte della mia famiglia a lungo ha vissuto in regione, a Spilimbergo, mentre io sono cresciuto a Portogruaro. Poi, naturalmente, mi occupo di un’iniziativa sul territorio che è Mittelmoda. Ecco perché non solo ho sentito parlare di Go!2025, ma ho molto apprezzato questa collaborazione transfrontaliera che si è venuta a creare per ottenere il titolo di Capitale europea della Cultura: la trovo assolutamente una bella iniziativa».
E quanto conosce Nova Gorica?
«Meno rispetto a Gorizia, anche se posso dire di conoscere la Slovenia, che frequentavo quando avevo 16-17 anni per praticare motocross. Era ancora Jugoslavia. E poi ho un altro aneddoto: nel ’91 ho preso il brevetto di pilota di aereo a Campoformido e ricordo che andavamo a fare gli addestramenti all’aeroporto di Gorizia e i cosiddetti circuiti di traffico si facevano con l’ala che sfiorava il confine. In più la mia fidanzata è croatae, quando andiamo dalla sua famiglia, attraversiamo il territorio sloveno: parliamo di uno Stato giovane e dinamico, con parecchie bellezze. Quindi, per me, Italia, Slovenia e Croazia sono casa».
Gorizia la conosce discretamente, bene, molto bene?
«Abbastanza bene. Perché dal 2008 mi occupo di Mittelmoda, che ha dato vita a molte iniziative, poi raddoppiate a Milano, dove ci sono i grandi eventi della moda. Sì, ricordo con nostalgia e affetto alcune edizioni in Castello e in piazza Vittoria, dove, per esempio, abbiamo organizzato un appuntamento che l’arrivo di un diluvio ci contrinse a chiudere in fretta e furia».

Cosa, in particolare, la attrae di Gorizia?
«È una città che va visitata, un territorio carico di storia, penso alla prima guerra mondiale: sarebbe bene trasformare il ricordo in conoscenza».
Proprio per la Capitale europea della Cultura, Mittelmoda tornerà a Gorizia.
«Milano, per chi è del settore, rimane una città prediletta, ma proprio perché una casa di Mittelmoda è Gorizia, celebreremo in occasione di Go!2025 i trent’anni dell’iniziativa».
Cosa si può attendere Mittelmoda da Go!2025 e cosa si può attendere Go!2025 da Mittelmoda?
«Siamo un’associazione e quest’anno intendiamo portare il nostro contributo organizzando un contest che seleziona giovani appassionati di design, di moda, ma che non sono ancora stilisti. Quindi, individueremo chi, per passione e per talento, può inserirsi nella grande filiera italiana del fashion, che non è basata solo sulla creatività dell’abito, del look, ma raggruppa molte competenze, anche di carattere tecnico. Ecco, questo sarà il nostro contributo alla Capitale europea della Cultura e, per fornirlo, ci baseremo sula nostra storia ormai trentennale, grazie a una rete composta da oltre 600 scuole di tutto il mondo che parlano con noi da tempo e ci inviano i loro allievi migliori. Ecco, l’arrivo a Gorizia di questi allievi, anche stranieri, sarà la nostra offerta per Go!2025». —
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