Visitare Gorizia: parte la navetta gratuita da Borgo Castello ai luoghi simbolo della città
Il servizio di Apt, voluto dal Comune, sarà attivo almeno fino a giugno 2026.
Il costo di 140 mila euro coperto dai fondi Pnrr

Un servizio nuovo. E, dettaglio non trascurabile, gratuito. Un minibus che collega i luoghi simbolo della città di Gorizia, seguendo un percorso ad anello. La durata della corsa è di circa venti minuti. Il capolinea è fissato a Borgo Castello, a pochi passi dalla Porta Leopoldina.
Il servizio
Il servizio partirà da sabato e, fino al 30 aprile, sarà attivo proprio i sabati, ma anche le domeniche e i festivi, dalle 9 alle 17, senza soluzioni di continuità. Quindi, da maggio si estenderà anche ai venerdì.
È finanziato attraverso i fondi Pnrr e, di sicuro, svolgerà il proprio compito fino al giugno dell’anno prossimo, ma l’auspicio è che, poi, possa proseguire. Fino ad allora, avrà un costo di circa 140. 000 euro. Che, appunto, è interamente coperto. In altre parole, ai cittadini non verrà chiesto nulla. Alla stessa maniera, non sono previste prenotazioni: l’utilizzo è libero.

Apt e Comune
«Con Go! 2025 i nostri mezzi percorreranno, nel complesso, oltre 600 mila chilometri in più rispetto al passato: basti pensare alle linee transfrontaliere in funzione. E ora questo minibus, interamente dedicato a Gorizia, garantendone un passaggio, una carrellata in pochi minuti delle sue aree principali, arricchisce ulteriormente la nostra proposta» ha affermato il direttore generale di Apt, Luca Di Benedetto. Apt ha ricevuto dal Comune la richiesta, prontamente accolta, di introdurre il servizio. «Si tratta di un nuovo strumento per valorizzare la città a livello turistico e culturale, attraversando i suoi punti salienti» ha quindi commentato l’assessore al Turismo, Luca Cagliari, mentre Patrizia Artico, assessore a Go! 2025, l’ha definito «un’idea simpatica e nuova, davvero emozionante, ennesima iniziativa resa possibile dalla Capitale europea della Cultura per promuovere la nostra storia».
Le tappe
Le tappe del percorso comprendono via Marconi, piazza Vittoria, via Pellico, via Giustiniani, per far poi ritorno, ovviamente, alla porta Leopoldina. E la scelta di queste tappe non è stata certo casuale: sono collocate nelle vicinanze dei musei e dei punti nevralgici cittadini (Casa Rossa e sede della Fondazione Carigo, tanto per far qualche esempio).
L’ascensore
Ma, e Patrizia Artico l’ha voluto ribadire, «il minibus non intende certamente essere un’alternativa all’ascensore del Castello, di cui peraltro, nei prossimi mesi, ci saranno novità positive». Stiamo a vedere. Perché sono in molti ad aspettarle e più di qualcuno, in questi anni di vana attesa, ha perso le speranze. «Quella coperta dal minibus, infatti, rispetto a quella dell’ascensore, è un’area differente e, inoltre, più ampia» ha intanto aggiunto l’assessore.
Le sue corse, poi, potranno venire accompagnate da esibizioni musicali e, a tal proposito, un altro assessore, Fabrizio Oreti, ha già riscontrato la disponibilità delle scuole del territorio, pronte a fornire i propri allievi. Perché il minibus non vuol costituire un semplice mezzo di trasporto, ma, appunto, un’esperienza a beneficio dei visitatori, ma anche dei goriziani. Tra l’altro, esso permette pure l’accesso a più di un disabile contemporaneamente, essendo dotato di pedana di sollevamento.
«Questo progetto è frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto varie istituzioni – ha poi dichiarato il segretario generale del Comune, Maria Grazia De Rosa, e con lei c’era anche la funzionaria Marzia Bonetti –. Sì, molte iniziative a cui lavoriamo da tempo stanno prendendo piede. I cittadini ogni giorno hanno modo di verificarlo». —
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