Al Bluenergy Stadium i protagonisti delle Top 100 aziende del Nord Est
All’evento organizzato da Nord Est Multimedia e Pwc tra gli ospiti Matteo Marzotto, presidente di MinervaHub. Due panel con industriali e manager di grandi gruppi

Un dibattito serrato, numeri alla mano e visioni a confronto, ha animato il Bluenergy Stadium di Udine, dove si è svolto l’evento conclusivo del ciclo Top 100, il format ideato da Nord Est Multimedia in collaborazione con PwC Italia. Titolo della giornata: “Troppo grandi per essere di famiglia? Le imprese big e l’opportunità del ricambio generazionale.” Un interrogativo sempre più urgente per le aziende leader del Nord Est, alle prese con successioni complesse in contesti di mercato che non fanno sconti.
L’incontro, tutto esaurito da giorni, si è aperto con i saluti di Luca Piana , vice direttore di Nem, e Manuel Forte, partner di PwC Italia. Ha portato il benvenuto ai partecipanti Giampaolo Pozzo, proprietario dell’Udinese e Franco Collavino, direttore generale dell’Udinese Calcio. Il Bluenergy Stadium ospiterà la finale di super coppa 2025, lo stadio di Udine è il più sostenibile d’Italia.
A dare sostanza al dibattito ci ha pensato Lorenzo Di Lenna, ricercatore senior della Fondazione Nord Est, che ha presentato in anteprima i dati aggiornati della classifica delle 100 maggiori imprese di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, stilata sui bilanci 2023. Quest’anno la soglia d’accesso alla top 100 si è abbassata: 514 milioni di euro di ricavi, contro i 522 dell’anno precedente. L’ultima in graduatoria è Autostrada del Brennero, che ha preso il posto della friulana Rizzani de Eccher.
Il cuore della giornata è stato il confronto tra alcuni dei protagonisti dell’industria italiana, moderato da Luca Ubaldeschi, direttore dei quotidiani Nem. Sul palco si sono alternati Antonio Marcegaglia, presidente e CEO di Marcegaglia Steel, Claudio Cisilino, direttore operations, corporate strategy & innovation di Fincantieri, e Paolo Fantoni, presidente del gruppo Fantoni, leader nel settore del legno. Tutti hanno sottolineato quanto la sfida del ricambio generazionale richieda strutture di governance solide e, al tempo stesso, la capacità di preservare l’identità originaria delle imprese.
La seconda sessione, “Tra ottimismo e realismo: le priorità nelle agende dei CEO”, si è aperta con un intervento di Marta Goi, partner PwC TLS. Il successivo confronto, moderato da Maura Delle Case, ha visto la partecipazione di tre figure di spicco: Alberta Gervasio (CEO di Bluenergy), Andrea Stolfa (CEO di Omnia Technologies) e Maria Raffaella Caprioglio (presidente di Umana). Al centro, l’equilibrio tra innovazione e continuità, sostenibilità e crescita, in uno scenario economico ancora incerto.
A chiudere i lavori, il dialogo tra Matteo Marzotto, presidente di MinervaHub, e Roberta Paolini, vice caposervizio dei quotidiani Nem. Un confronto che ha messo in luce il modello del capitalismo familiare reticolare incarnato da MinervaHub. Una visione imprenditoriale ambiziosa, aperta al cambiamento e al mondo.
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