Overtourism, come Venezia può fare da scuola al mondo: dal sovraffollamento alla sostenibilità
Lo studio di Boston Consulting Group ha proposto un percorso per ridurre gli impatti ambientali e sociali, rigenerare risorse locali e migliorare la qualità dell’esperienza turistica: ecco la grande scommessa verde di Venezia

Ogni anno, circa 25 milioni di turisti affollano le calli e i canali di Venezia, attratti dalla bellezza unica di una delle città più affascinanti al mondo.
Questo straordinario successo si è ormai trasformato in una minaccia per la città, con le infrastrutture sotto pressione, l’ecosistema della laguna in pericolo e una crescente diminuzione della qualità della vita per i residenti.
Oggi, Venezia è il simbolo globale dei problemi legati all’overtourism.
Un recente studio del Boston Consulting Group (BCG), intitolato "Beyond the Crowds: Embracing Circular Economy to Address Overtourism", propone una possibile soluzione a questa problematica. Secondo la ricerca, è possibile trasformare il turismo di massa da una minaccia ambientale e sociale a un motore di crescita sostenibile, utilizzando i principi dell’economia circolare.
Un modello circolare per il turismo
Federico Colombara, Managing Director e Partner di BCG, sottolinea che il modello circolare può giocare un ruolo cruciale nel ridurre le emissioni di CO2, migliorare la gestione delle risorse e creare ecosistemi urbani più resilienti.
«In un momento in cui l’accesso alle risorse è sempre più complesso e le decisioni d’investimento sono influenzate da dazi, volatilità e instabilità geopolitica, il modello circolare acquista un’importanza strategica ancora maggiore. Non solo perché può contribuire a ridurre le emissioni fino al 45%, ma anche perché permette di limitare la dipendenza da risorse esterne. Anche le città possono diventare protagoniste di questa transizione, trasformandosi in ecosistemi resilienti che valorizzano le risorse urbane, dove cittadini e turisti partecipano attivamente attraverso comportamenti virtuosi. Una trasformazione che richiede visione, politiche mirate, infrastrutture e servizi circolari, supportati da tecnologie digitali all’avanguardia»
Venezia, attraverso un approccio olistico basato su economia circolare, potrebbe non solo ridurre l’impatto ambientale ma anche rigenerare le risorse locali, migliorando l’esperienza turistica e la vita dei residenti.
La fragilità di Venezia
Ogni giorno, circa 100.000 imbarcazioni a motore attraversano i canali della città, accelerando l’erosione delle fondamenta degli edifici e contribuendo all’inquinamento delle acque. Ma non è tutto, la gestione dei rifiuti sta diventando sempre più problematica, con i cestini che devono essere svuotati ogni mezz'ora nelle zone più affollate, mentre la plastica monouso rappresenta una parte significativa dei rifiuti.
Le conseguenze dell’overtourism
Venezia sta vivendo una trasformazione sociale ed economica profonda. Negli ultimi anni, i negozi di souvenir sono aumentati in modo esponenziale, mentre le storiche botteghe artigiane hanno subito un calo significativo.
L’aumento degli affitti brevi ha eroso l’offerta abitativa e i servizi di prossimità. Questi cambiamenti hanno avuto un impatto negativo sull’identità culturale e economica della città.
Tre direzioni per un turismo sostenibile

Lo studio di BCG propone tre linee guida strategiche per promuovere un turismo più equilibrato e sostenibile:
- Tecnologie digitali per un turismo intelligente: L'uso di intelligenza artificiale e Internet of Things (IoT) per monitorare i flussi turistici e suggerire percorsi alternativi, evitando la congestione nelle zone più affollate. La blockchain e la realtà aumentata potrebbero inoltre contribuire a promuovere un turismo responsabile e sostenibile.
- Infrastrutture circolari e mobilità sostenibile: Promuovere la mobilità elettrica e condivisa, implementare un piano avanzato per la gestione dei rifiuti e incentivare l’uso di materiali riciclati. La creazione di una “Città a 15 minuti”, con la decentralizzazione dei servizi, potrebbe migliorare la qualità della vita e ridurre la pressione sulle zone più turistiche.
- Gestione dei flussi e tutela del tessuto urbano: Un sistema di accesso controllato che permetta di distribuire i turisti in modo più equilibrato, riducendo la pressione sui luoghi più affollati. La regolamentazione degli affitti brevi potrebbe incentivare il ripopolamento del centro storico, preservando l’identità culturale ed economica di Venezia.
Venezia come modello di cambiamento
Oltre 200 città nel mondo affrontano sfide simili a quelle di Venezia. Grazie alla sua unicità, la città lagunare potrebbe diventare il laboratorio per un nuovo modello di turismo, in cui attrattività e vivibilità trovano un equilibrio.
Con un approccio basato sull’economia circolare, supportato da politiche mirate, infrastrutture sostenibili e tecnologie avanzate, Venezia potrebbe finalmente restituire la sua autenticità e diventare un esempio di turismo sostenibile per il resto del mondo.
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