A2A prevede al 2023 un mol di 1,5 miliardi di euro

Il colosso delle multiutility anticipa i contenuti del piano. Ulteriori 200/300 milioni di margine operativo lordo potrebbero arrivare da altri progetti, anche territoriali. Il ruolo di Ascopiave

MILANO - Il piano di A2A prevede al 2023 un mol di 1,5 miliardi di euro ma ci sono 200-300 milioni ulteriori di margini lordi, non computati a piano, che potrebbero arrivare da progetti addizionali.

Tra questi spicca la crescita esterna e in particolare le aggregazioni territoriali, che potrebbero portare 60-70 milioni di mol in più.

È quanto si legge nelle slide di presentazione del nuovo piano d'impresa della multiutility al 2023.

Si ricorda che nelle scorse settimane A2A ha firmato una lettera d'intenti non vincolante con Aim Vicenza e Agsm Verona per partecipare al riassetto di Ascopiave.

Sempre in tema di aggregazione, A2A ha iniziato a consolidare Acsm-Agam, perno attorno a cui è stata costruita la Multiutility della Lombardia.

Il contributo di Acsm-Agam in termini di marginalità è stimato in 64 milioni per il 2019 con un sostanziale raddoppio a quota 124 milioni per il 2023.

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