Acqua alta a Trieste, sommerse le Rive e piazza Unità. La Regione chiede lo stato di emergenza e non è finita: domani nuova allerta
AGGIORNAMENTI
Attorno alle 12 sono state riaperte tutte le strade cittadine, dopo una mattinata di passione, che aveva visto la chiusura di numerose strade (via Genova, via Diaz, piazza Tommaseo, via Cadorna e via Canal Piccolo) al traffico veicolare, andato completamente in tilt. La situazione si è quindi normalizzata, ma resta alta l'allerta in vista del picco di alta marea previsto stasera, anche se l'ultimo bollettino meteo della Protezione Civile regionale parla di "picco al di sotto dei valori di attenzione".
Ma non è finita: nuova allerta gialla della Protezione civile Fvg per domani, 14 novembre, con marea sostenuta, mentre venerdì potrebbe arrivare un nuovo picco di acqua alta.
Intanto dopo una prima verifica sull’entità dei danni causati dal maltempo nella notte scorsa, effettuata assieme ai vertici della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, il governatore Massimiliano Fedriga, di concerto con il vicegovernatore delegato alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, ha chiesto lo stato di emergenza nazionale. Sono state colpite in particolare le zone costiere e quelle limitrofe: dal centro storico di Grado ad Aquileia, oltre a Latisana, Villaggio del Pescatore nel comune di Duino Aurisina, alcune zone di Monfalcone e Trieste dove si sono verificati allagamenti e danni conseguenti alla mareggiata. La situazione è ora sotto controllo. Nel primo pomeriggio a Grado è stata riaperta al traffico la lagunare.
Tornando a Trieste, la chiusura delle strade aveva comportato anche alcune modifiche alle linee del bus. Le linee 11, 18 e 25 transitano per via Mazzini, via Roma, corso Italia. Le linee 17 e 28 transitano per via Roma, via Mazzini e via Filzi. Le corse della linea 10 terminano in piazza Goldoni. La linea 9 in direzione Largo Irneri transita per le gallerie, quella in direzione piazzale Gioberti transita per via Milano, via Carducci e via Battisti.
In tutta l'area delle Rive risultano allagati numerosi locali e negozi. I vigili del fuoco da ieri sera hanno realizzato oltre 30 interventi, che vanno ad aggiungersi ai 20 già effettuati nella giornata di martedì.
Il Comune di Trieste ha fatto inoltre sapere che per motivi di sicurezza verrà sospesa l'erogazione di energia elettrica nei palazzi del Municipio e Largo Granatieri, con conseguenti possibili interruzioni al centralino telefonico.
Anche il traffico ferroviario è andato letteralmente in tilt in tutta la regione. Nella serata di martedì un guasto a un treno fermo ad Aurisina ha interrotto a lungo la linea Trieste-Monfalcone, con ritardi superiori ai 90 minuti e treni cancellati.
Le scuole di ogni ordine e grado di Aquileia e Grado e la materna del Villaggio del Pescatore rimarranno chiuse nella giornata di oggi a causa del maltempo che nelle ultime ore si è abbattuto su tutta la zona del litorale e della bassa pianura friulana. I sindaci delle due località hanno emesso nella notte un'ordinanza di chiusura delle scuole a seguito delle avverse condizioni meteo che hanno provocato allagamenti, alta marea ed esondazioni nelle località rivierasche nel corso della nottata.
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TRIESTE La nuova ondata di maltempo, ampiamente anticipata dalle previsioni dell’Osservatorio meteorologico regionale, ha portato a Trieste acqua alta e forti raffiche di bora fin dalla prima mattinata di martedì. In serata il fenomeno dell’acqua alta si è ulteriormente intensificato, tanto che il mare ha invaso oltre alle aree parcheggio anche la doppia carreggiata di Riva Nazario Sauro, Riva del Mandracchio, Riva III Novembre, e poi piazza Unità e Ponterosso.
L'acqua ha iniziato a salire nella mattinata di ieri, martedì 12 novembre, quando a finire sommersi erano stati la Scala Reale e, parzialmente, il Molo Audace. Con il passare delle ore assieme alla pioggia ha cominciato a intensificarsi la bora, con raffiche che hanno sfiorato gli 80 chilometri orari.
In serata, dalle 20 in poi, è cominciata come detto l’ulteriore fase di recrudescenza del maltempo prevista dai meteorologi, ancora con bora scura forte, mareggiate e acqua alta, fase destinata a non concludersi prima delle 12 di oggi. L’acqua ha cominciato a invadere buona parte delle aree-parcheggio delle rive tra piazza Unità e la stazione marittima, per poi sommergere anche la carreggiata.
Poco dopo è finita sott’acqua la stessa piazza Unità, a cominciare dal lato corrispondente al palazzo della Regione. Numerosi i tombini letteralmente “saltati”. L’acqua alta non poteva risparmiare la zona di Ponterosso dove il canale è parzialmente esondato e l’innalzarsi del livello ha sollevato le imbarcazioni ormeggiate fino al livello della strada: una barca è andata così a toccare la balaustra del “Ponte curto”.
Oggi fino al primo pomeriggio le rive a Trieste e Muggia resteranno quindi sotto stretta osservazione: le condizioni meteorologiche previste, infatti, saranno favorevoli in particolare al fenomeno dell’acqua alta. La situazione dovrebbe migliorare nel corso del pomeriggio consentendo di far rientrare lo stato di allerta. Particolarmente pesante la situazione a Grado, dove il mare ieri sera ha invaso parte del centro storico, e soprattutto a Venezia dove l’acqua alta ha toccato i 180 centimetri. Nel golfo di Trieste il maltempo ha avuto inevitabilmente ripercussioni sui trasporti marittimi: sospesa l’ultima “corsa” del Delfino Verde sulla rotta Trieste-Muggia.
Tornando sulla terra ferma, la giornata di ieri ha chiamato i vigili del fuoco di Trieste a numerosi interventi: più di 20 a partire dalla mattinata. La maggior parte è servita per far fronte agli allagamenti, ma ci sono stati anche alcuni alberi caduti sulla carreggiata.
Il fenomeno dell’acqua alta ieri non ha risparmiato Muggia. Dal tardo pomeriggio ha cominciato ad allagarsi piazza Marconi con gli esercenti costretti a rimuovere a secchiate l’acqua entrata nei propri locali: il livello, durante la fase più intensa dell’afflusso, ha superato i 30 centimetri
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