Agriturismo veneto, bene la ristorazione soffre l'alloggio

VENEZIA. Bilancio con luci ed ombre per gli agriturismi di Coldiretti Veneto: gettonata la ristorazione, in sofferenza l'alloggio, doppi turni in malghe e rifugi. L'estate post Covid 19 sarà ricordata per gli sforzi economici e creativi messi in campo dagli operatori agricoli prima, durante e dopo l'emergenza sanitaria.
A dirlo è Diego Scaramuzza presidente nazionale e regionale di Terranostra proprio allo scadere delle vacanze estive per quasi tre italiani su quattro (73%) che hanno scelto di andare in vacanza anche se non mancano quanti sono in partenza a settembre.
Pienone con doppi turni di lavoro sulle Dolomiti dove i più sportivi hanno trovato occasioni di escursioni e soggiorni. Bene la ristorazione sui Colli Euganei e Berici, sulle Prealpi trevigiane e lungo il litorale veneziano. L'assenza degli stranieri ha pesato nel veronese con agricampeggi comunque disponibili per i camperisti nostrani. Le attrazioni naturalistiche del Parco del Delta hanno assicurato lo spettacolo di fenicotteri rosa a ciclisti e famiglie in relax, serviti nelle soste attrezzate con spuntini e merende a kmzero. La stagione caratterizzata dal turismo mordi e fuggi conferma che 21,1 milioni di italiani - dice Coldiretti - hanno deciso di concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto con un calo dell'11% rispetto allo scorso anno a causa del Coronavirus.
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