Aperture domenicali dei negozi in Trentino, via libera dalla Provincia

Nuova delibera dopo un'ordinanza del tar sulle chiusure obbligatorie e la guerra con Roma sulla legge autonoma. Delusi i sindacati, soddisfatta la Federazione della cooperazione
Palazzo della Provincia autonoma di Trento, in piazza Dante, con le bandiere sulla facciata. ANSA/UFF STAMPA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ++NO SALES, EDITORIAL USE ONLY++
Palazzo della Provincia autonoma di Trento, in piazza Dante, con le bandiere sulla facciata. ANSA/UFF STAMPA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ++NO SALES, EDITORIAL USE ONLY++

TRENTO. Via libera in Trentino all'apertura dei negozi alla domenica indipendentemente dal fatto che un Comune sia turistico o a elevata attrattività commerciale. Lo prevede una nuova delibera approvata dalla Giunta provinciale. La motivazione è di «evitare disparità di trattamento tra gli esercizi commerciali».

La delibera fa seguito alla recente ordinanza del Tar di Trento che ha accolto i ricorsi presentati dal Consorzio Shop center Valsugana e dal Consorzio Cavalli e Habitat Arredamenti. Un provvedimento che ha consentito solo ai due ricorrenti la possibilità di aprire la domenica.

La Giunta provinciale, per appianare il vantaggio competitivo che così si è creato - dice una nota - ha pertanto deciso di adottare un nuovo provvedimento che rimarrà in vigore fino a che la Corte costituzionale non deciderà in merito al ricorso presentato dal Governo lo scorso 28 agosto contro la legge provinciale numero 4 del 2020, che disciplina la materia degli orari dei negozi in Trentino.

«Il ritorno alle aperture festive dei negozi denota una scarsa coerenza e la totale assenza di attenzione per le ragioni dei lavoratori. Con questa decisione la Giunta provinciale e il presidente Fugatti compiono un grave passo indietro».

Così i segretari provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs del Trentino. «Che la legge Failoni avesse davanti un percorso accidentato era chiaro fin dall'inizio - affermano Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher - tornare indietro per paura dei ricorsi e in attesa della pronuncia della Corte costituzionale, senza avere neppure convocato il tavolo sulla contrattazione, è una scelta che denota incoerenza. Così si tradiscono le attese dei lavoratori e delle lavoratrici».

«Grande soddisfazione» per la delibera della Provincia sulle aperture domenicali dei negozi viene espressa dal presidente della Federazione trentina della cooperazione, Roberto Simoni. «Tutto il nostro mondo viene tolto dall'imbarazzo anche di fronte ad un periodo complesso e complicato», aggiunge Simoni secondo il quale «questa decisione rasserena la situazione consentendoci di affrontare con determinazione e slancio questo periodo, auspicando che si sia un nuovo impulso per le vendite».

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