Aprilia al tempo della Piaggio: più esuberi che record sportivi

Noale alle prese con la debolezza del mercato, specie nel segmento scooter. Così nello stabilimento di Scorzè si teme il taglio di cento dipendenti su trecento

Da piccola azienda di biciclette in provincia di Venezia alla conquista di 54 campionati del motomondiale. In 56 anni di storia di strada ne è stata fatta: dalla zona industriale di Noale alla sfida, spesso vittoriosa, con le grandi case giapponesi delle due ruote. Dalla guida esuberante di Ivano Beggio a quella molto più pacata e parsimoniosa di Roberto Colaninno. Dopo l’ingresso di Aprilia nel dicembre 2004 nel Gruppo Piaggio, la riorganizzazione ha lasciato alla società veneziana le moto di grande cilindrata (e lo Scarabeo), mentre Piaggio si dedica agli scooteroni e Guzzi alle moto custom. In Italia però il settore degli scooter (i “cinquantini”) sta vivendo una crisi ininterrotta da molti anni: se nel 2007 si producevano 150 mila motoveicoli l'anno nel Veneziano, oggi siamo a 25-30 mila pezzi. Negli ultimi anni è stato un susseguirsi di cassa integrazione. Ora l’azienda tenta di reagire, con fortune alterne, nelle due sedi di Scorzè e Noale. «Aprilia non scoppia certo di salute, da otto anni sono in atto gli ammortizzatori sociali», spiega Michele Valentini della Fiom-Cgil di Venezia. «L’azienda non investe a sufficienza in Italia in questo periodo e siamo preoccupati perché gli ammortizzatori sociali dopo l’estate andranno esaurendosi. Gli investimenti nella produzione di nuovi prodotti sono pochi, mentre le altre case motociclistiche corrono veloci».
Il Gruppo Piaggio, contattato, non commenta i dati relativi alla singola attività industriale di Aprilia. A Noale, dove ha sede il centro tecnico e di progettazione, negli anni scorsi c’è stata una profonda ristrutturazione, con uscite volontarie e incentivate. Oggi i dipendenti sono 210 e la situazione è sotto controllo. Il vero problema è poco lontano, a Scorzè, dove ci sono le linee produttive di Aprilia e Derby. «La situazione qui è drammatica: su 300 dipendenti, ci sono un centinaio di esuberi secondo l’azienda», prosegue Valentini. «L’età media è di 40-45 anni, non si può pensare alla pensione».
Il contratto di solidarietà nello stabilimento si concluderà a fine marzo, poi ripartirà la produzione, fortemente segnata dalla stagionalità. Tra ottobre e dicembre i nodi arriveranno al pettine, il Jobs act ha ridotto i mesi. I sindacati garantiscono che continueranno «a vigilare perché nessuno perda il posto di lavoro». «Una volta si facevano molti più modelli, ora la competizione con le grandi case è più difficile, lanciano nuovi prodotti in continuazione», spiega Matteo Masiero della Fim Cisl. «Chiediamo nuovi investimenti per prodotti di media cilindrata. C’è da dire che non è mai mancato il dialogo con l’azienda e ad oggi nessuno è stato licenziato. Dobbiamo preservare le grandi competenze e know how dei lavoratori».
In termini di fatturato consolidato, il Gruppo Piaggio ha chiuso i primi nove mesi 2017 con ricavi netti in aumento del 2,5% a 1,05 miliardi di euro. Il margine operativo lordo è in crescita a 159 milioni, mentre l’utile si attesta a 25,1 milioni. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 risulta in calo a 430,7 milioni. Il Gruppo Piaggio ha iniziato un rilancio internazionale della rete distributiva con l’apertura di nuovi Motoplex, vetrina per tutte le moto del gruppo (Vespa, Piaggio, Aprilia e Moto Guzzi). L’ultimo in ordine di tempo è stato inaugurato a Hong Kong, poco prima a Bangalore (India). In soli tre anni, la società ha raggiunto il traguardo di 300 negozi aperti nel mondo, in linea con la strategia di miglioramento e parziale sostituzione della rete distributiva tradizionale. A Noale ha sede anche Aprilia Racing, azienda dedicata esclusivamente al settore delle corse, con 60 dipendenti. Qui nascono le tecnologie più evolute, che poi sono trasferite ai modelli in vendita. Il futuro dell’Aprilia è legato anche alle performance nelle tre classi del Motomondiale. Una tradizione gloriosa quella di Noale, che parla di 294 Gran premi vinti nella sua storia nel Motomondiale (record di vittorie tra i costruttori europei). Per il 2018 spiccano nella produzione Aprilia i modelli Shiver 900 e Dorsoduro 900. Al vertice della gamma ci sono invece le RSV4 e Tuono V4. La prima, con i suoi 201 cv, è vincitrice di sette titoli iridati nel campionato mondiale Superbike. La seconda, la naked Tuono V4, è stata premiata dalla critica internazionale per le sue performance.
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