Area Science Park si rafforza alla regia di Friuli Innovazione
UDINE Aumenta la presenza di Area Science Park in Friuli Innovazione. L’ente triestino sale dal 8,52% al 17,99%, in una compagine in cui la Regione rimane socio di maggioranza (30,84%). Il capitale sociale è di 3,69 milioni, con l’amministrazione Fvg presente per 1,14 milioni, a seguire Confindustria Udine (18,60%) con quote per 687.500, quindi Area con 665.000 (tutti e tre i soci in crescita), mentre la Camera di Commercio Pordenone Udine, con 610.000 e il 16,5%, e il Comune di Udine, con 315.000 e l’8,52%, confermano la propria partecipazione. Ieri l’assemblea straordinaria che ha concretizzato il nuovo assetto, a ratificare un accordo raggiunto tra i soci nel febbraio scorso.
«L’approvazione del piano strategico, che mette al centro lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia e guarda oltre i confini e la nomina dei nuovi membri del consiglio di amministrazione – le parole dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli – potenziano il ruolo di Friuli Innovazione come centro di eccellenza e creano le condizioni per rinsaldare il suo legame con il territorio, valorizzandone le eccellenze e favorendone lo sviluppo». Sergio Paoletti, presidente di Area, parla di «tappa estremamente importante: la Regione e i partner, riconoscendo il valore del nostro ruolo nazionale, hanno intuito come la dimensione nazionale avrebbe rappresentato per Friuli Innovazione un’opportunità per avere nuovi collegamenti e risorse. L’iniziativa si coniuga con IP4FVG, nata per valorizzare le risorse del territorio in un’ottica sinergica».
La figura dell’amministratore unico, ricoperta da Dino Feragotto, è ora sostituita da un consiglio di amministrazione composto da Michela Bacchetti, Filippo Bianco, Maria Chiarvesio, Daniele Cozzi e Ennio Tasciotti, con Cozzi presidente e Bianco amministratore delegato. «La nuova governance – commenta l’uscente – è espressione dell’impegno dei soci. Adeguare ai tempi l’asset di Friuli Innovazione garantisce la snellezza nella catena decisionale e l’efficienza organizzativa necessarie per rendere effettiva l’evoluzione del Parco scientifico e gli consente di proiettarsi in una nuova dimensione internazionale». Ancora Zilli sottolinea a sua volta «il progetto di riorganizzazione dei Parchi dell’innovazione Fvg voluto dalla giunta Fedriga per rafforzare il sistema della ricerca scientifica, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.
In quest’ottica si è condiviso un protocollo di intesa sul riordino nel quale la Regione ha inteso aumentare il capitale sociale per arrivare a una percentuale di circa il 30% mediante conferimento del ramo d'azienda del Consorzio Innova Fvg». «L’operazione su Friuli Innovazione, nata dal basso con un percorso di collaborazione con Confindustria Udine, l’Università, la Cciaa e i Comuni convolti aggiunge la collega alla Ricerca Alessia Rosolen –, ridisegna il ruolo del Parco non solo nella sua dimensione territoriale, ma nella vocazione allo sviluppo degli insediamenti che deve attrarre». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
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