Assindustria Venetocentro contro Fs: l'Alta velocità è solo sulla carta

Il presidente degli industriali Massimo Finco: «L'annuncio dato da Ferrovie dello Stato del piano industriale 2019-2023 certifica che l'Alta Velocità a est di Verona è in grave ritardo, quella da Vicenza a Padova non è finanziata né progettata».

PADOVA - «L'annuncio dato da Ferrovie dello Stato del piano industriale 2019-2023 certifica che l'Alta Velocità a est di Verona è in grave ritardo, quella da Vicenza a Padova non è finanziata né progettata».

Lo denuncia oggi il presidente di Assindustria Venetocentro, Massimo Finco.

«La conferma - prosegue Finco - di un quarto di secolo di inconcludenza su un nodo decisivo per lo sviluppo e la competitività su cui non solo Padova e il Veneto centrale, ma tutta la regione rischia esiti marginali inaccettabili rispetto alla densità produttiva e di flussi internazionali a cui si deve il 13,7% delle esportazioni italiane. È solo l'ultima di una serie di scelte, indifferente alle ragioni delle istituzioni locali, inaffidabile rispetto ad impegni già assunti dalle stesse Fs, mortificante nei confronti di migliaia di imprese di quest'area che produce il 40% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto».

Secondo Finco «se da un lato abbiamo il dovere di una forte pressione su Fs perché riveda i propri piani e allocazione di risorse, dall'altro dobbiamo anche interrogarci sulla nostra debole capacità politica di incidere sulle scelte e se l'approccio usato sia stato giusto e producente.

Per troppo tempo tante opere sono state bloccate o ritardate e ad oggi non sono nemmeno cantierate, per la cronica frammentazione del Veneto e la mancanza di condivisione su scelte importanti.

Dobbiamo prenderne atto e cambiare passo, abbandonare particolarismi controproducenti, dare prova di unità di intenti per essere credibili, avere forza negoziale e attrarre investimenti», conclude.

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