Atlante 2 acquista 2,2 miliardi di Npl delle tre Good Banks
MILANO - Quaestio Capital Management SGR ha chiuso oggi un’operazione di cartolarizzazione per conto del Fondo Atlante II che prevede l’acquisto di circa 2,2 miliardi lordi che rappresenta circa due terzi del portafoglio di crediti deteriorati di Nuova Banche Marche S.p.A., Nuova Banca dell’Etruria S.p.A. e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti S.p.A, le entità create nel 2015 a seguito del “bail in” a carico del Fondo Nazionale di Risoluzione.
L’operazione rende possibile la cessione delle tre banche ad UBI e permette di risolvere definitivamente una delle
situazioni critiche del sistema bancario Italiano.
L’operazione è la prima di Atlante II, fondo creato nel 2016 per l’acquisto esclusivamente di crediti deteriorati dalle
banche italiane e gestito da Quaestio.
Si prevede a breve l’annuncio di altre importanti operazioni del fondo.
L’intervento del fondo consiste nell’acquisto delle note emesse da tre veicoli di cartolarizzazione (ex legge 130) costituiti ad hoc per l’acquisto di un portafoglio di crediti deteriorati, che include sia gli incagli (in parte contratti in leasing) e sia le nuove sofferenze createsi dopo l’ingresso del Fondo Nazionale di Risoluzione e il conferimento dei vecchi NPL nella “bad bank” (REV).
L’operazione presenta importanti aspetti innovativi, in particolare nella cartolarizzazione anche dei contratti di leasing, inclusi i relativi immobili, per circa un quarto del portafoglio, attraverso l’uso dello strumento giuridico del patrimonio separato di un ente bancario.
L’esborso iniziale del fondo Atlante II è pari a 713 milioni di euro, che si ridurranno a 513 milioni grazie ad un senior term financing di 200 milioni in avanzata fase di perfezionamento con un pool di banche.
Dopo il rifinanziamento della nota senior, i 513 milioni saranno investiti in una mezzanine/junior con un cap al rendimento del 10%, oltre il quale i flussi aggiuntivi del portafoglio saranno retrocessi interamente come coupon al Fondo Nazionale di Risoluzione.
Il prezzo medio pagato di circa 32% del Gross Book Value è determinato dal fatto che il perimetro non include le sofferenze già cedute a REV poco più di un anno fa ad un medio prezzo riportato di 20%, ma include per circa il 50% incagli (che includono una quota di leasing), per circa l’80% crediti assistiti da garanzie e solo per circa il 12% nuovi crediti passati a sofferenza senza garanzia.
La due diligence e la valutazione del portafoglio è stata svolta con l’assistenza di Credito Fondiario, che svolgerà
anche il ruolo di master servicer.
E’ in corso la selezione di almeno tre special servicers che verranno scelti tra primari operatori del settore del recupero dei crediti.
La suddivisione e l’assegnazione dei ruoli viene decisa da Quaestio con procedure competitive al fine di tutelare gli interessi dei propri investitori e contribuire a creare un mercato dei NPL in Italia efficiente ed aperto alla concorrenza.
L’operazione è stata seguita per Quaestio dallo studio legale Legance.
LA SCHEDA
Quaestio Capital Management SGR è una società di gestione specializzata in clientela istituzionale con attivi in
gestione per circa 13 miliardi di Euro e fra le prime indipendenti per asset in gestione in Italia. Opera con un’ottica
globale, identificando e gestendo le migliori idee di investimento sui principali mercati del mondo.
Quaestio Capital Management SGR promuove e gestisce i fondi alternativi mobiliari chiusi riservati denominati
“Atlante I” e “Atlante II”.
I principali azionisti di Quaestio SGR sono: Management (32%), Fondazione Cariplo (27,65%), Cassa Italiana di
Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (18%), Direzione Generale Opere Don Bosco (15,6%) e Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì (6,75%).
Il Consiglio di Amministrazione è composto da Alessandro Penati (Presidente), Paolo Petrignani (Amministratore Delegato), Massimo Tosato (Amministratore Delegato), Filippo Cicognani, Gianluigi Costanzo, Renato Ferrari, Claudio Marangio, Roberto Romanin Jacur e Massimo Tononi.
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