Atlante rileverà azioni Bpvi a 10 centesimi
Banca Popolare di Vicenza su richiesta Consob conferma la stipula dell'accordo tra UniCredit e Questio Capital management Sgr, promotrice del fondo di investimento Atlante. Ma rivela anche i primi dettagli dell'operazione, spiegando chiaramente che "il Fondo Atlante non è ancora venuto a esistenza ed è in corso la raccolta dell’ammontare minimo previsto dal regolamento del fondo e determinato in 4 miliardi". Un particolare non da poco, perché la soglia dei 4 miliardi è tra le condizioni sine qua non per l'entrata del Fondo nella sottoscrizione dell'inoptato in sostituzione di Unicredit che aveva firmato a novembre 2015 un accordo per la copertura di garanzia della Banca.
Oggi Popolare di Vicenza conferma che "Quaestio, in nome, per conto e nell’interesse del Fondo Atlante, ha assunto nei confronti di UniCredit l’impegno a sottoscrivere tutte le azioni dell’emittente che non siano state collocate nell’ambito della programmata offerta al mercato di azioni di nuova emissione, nell’ambito del rafforzamento patrimoniale della banca". Più precisamente, "l'accordo prevede che, qualora Unicredit fosse chiamata a dare esecuzione all’accordo sottoscritto e già reso noto al mercato, le azioni dell’emittente non collocate nell’ambito dell’offerta globale saranno direttamente sottoscritte dal Fondo Atlante".
Una vera e propria sostituzione, dunque.
L'importo massimo segnalato per la sottoscrizione, si legge nella comunicazione della Banca, è di 1,5 miliardi.
Atlante, quindi, si è impegnata "a sottoscrivere le azioni non sottoscritte a un prezzo non superiore al valore minimo del cossidetto intervallo di valorizzazione indicativa come determinato dal Consiglio di Amministrazione della Banca". Ovvero a 10 centesimi.
La notizia degli accordi tra Unicredit e Atlante sul prezzo di sottoscrizione dell'inoptato fanno dunque emergere una valutazione dell'istituto berico, da parte del fondo, non superiore a 1,51 miliardi di euro. La valorizzazione include gli 1,5 miliardi di euro dell'aumento di capitale e dunque di fatto azzerà il valore delle partecipazioni degli attuali 119 mila soci della Popolare di Vicenza, che negli scorsi anni avevano sottoscritto azioni a 62,5 euro l'una e ora le vedono valorizzate a non più di 10 centesimi, con una perdita del 99,84% sul loro investimento.
Ieri, 18 febbraio, il Cda aveva deciso la forchetta di prezzo fino a un massimo di 3 euro. Ma visto lo scarso interesse di sottoscrizione di investitori, segnalato dalla banca stessa, e visto questo accordo l'aumento sarà probabilmente sottoscritto interamente da Atlante al massimo ribasso.
@eleonoravallin
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