Atlantia esce dall'aeroporto di Venezia: ceduto il 22% di Save

I Benetton decidono nell'ultimo giorno utile di aderire all'opa e escono lasciando il pacchetto ad Agorà controllata da Enrico Marchi e i fondi Deutsche e Infravia. Ora il delisting è possibile

Atlantia cede la propria partecipazione in Save nell'ambito dell'OPA da promossa Agorà Investimenti.

Il Consiglio di Amministrazione del gestore autostradale ha infatti deliberato di aderire all'offerta pubblica di acquisto obbligatoria per l'intera quota del 22,1% detenuta nel capitale dell'azienda che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso. La decisione avviene nell'ultimo giorno utile. Stasera si chiude l'opa totalitaria.

Avendo aderito all'offerta, Atlantia ritira la propria lista di candidati per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Save che aveva presentato poche settimane fa.

Al netto di Atlantia, nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (Opa) promossa da Agorà Investimenti, società che fa capo a Finint, sul 39,32% del capitale di Save sono state presentate fino a ieri adesioni 6.062.726 adesioni, pari al 27,85% circa dei titoli oggetto di offerta. Partita il 18 settembre, l’Opa totalitaria sull’azienda che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso, è finalizzata al delisting del titolo. L’offerta si concluderà oggi 13 ottobre, mentre il prezzo è pari a 21 euro per azione, cui il titolo si è già allineato da tempo.

All’offerta ha già aderito il Comune di Treviso conferendo il suo 2,21%, città metropolitana di Venezia e Fondazione di Venezia che ha ceduto la sua quota pari all’1,53 per cento.

 

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