Atlantia, ok al bilancio e a dividendo di 1,22 euro per azione

L'Ad Castellucci: Inizia ora nuova fase per questa società. Nessun timore, anche con operazione Abertis il baricentro di Atlantia resterà in Italia

ROMA - Approvato il bilancio di esercizio 2017 di Atlantia Spa (società per azioni italiana, costituita nel 2002 e presente nel settore delle infrastrutture autostradali e aeroportuali, con 5.000 chilometri di autostrade a pedaggio in Italia, Brasile, Cile, Cina, Polonia e la gestione degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino in Italia e dei tre aeroporti di Nizza, Cannes-Mandelieu e Saint Tropez in Francia. Il principale azionista è la famiglia Benetton).

Agli azionisti va un dividendo per l’esercizio 2017 pari a 1,22 euro per azione (erano 0,97 euro nel 2016).

L’Assemblea dei soci di Atlantia ha esaminato e approvato il bilancio di esercizio della spa che presenta un utile netto pari a 2.722 milioni di euro, in aumento di 1.803 milioni di euro (919 milioni di euro nel 2016) per:

- l’incremento dei dividendi da società partecipate, essenzialmente per la distribuzione, da parte di Autostrade per l’Italia, di un dividendo straordinario in natura (755 milioni di euro);

- le plusvalenze derivanti dalle cessioni di una parte del capitale detenuto in Autostrade per l’Italia (1.010 milioni di euro) e della intera partecipazione posseduta in SAVE (40 milioni di euro).

Il patrimonio netto della Società al 31 dicembre 2017 ammonta a 11.503 milioni di euro.

L’Assemblea dei soci ha successivamente esaminato il bilancio consolidato del Gruppo Atlantia.

I ricavi consolidati dell’esercizio 2017 sono pari a 5.973 milioni di euro e si incrementano di 489 milioni di euro (+9%) rispetto al 2016.

Il margine operativo lordo (EBITDA) del Gruppo è pari a 3.664 milioni di euro, con un incremento di 286 milioni di euro (+8%) rispetto al 2016.

Su base omogenea l’ EBITDA si incrementa di 206 milioni di euro (+6%).

L’utile dell’esercizio di competenza del Gruppo (1.172 milioni di euro) presenta un incremento di 50 milioni di euro (+4%) rispetto al 2016.

Su base omogeneal’utile di competenza del Gruppo si incrementa di 63 milioni di euro (+6%).

Al 31 dicembre 2017 il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ammonta a 8.772 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria del Gruppo presenta al 31 dicembre 2017 un indebitamento finanziario netto complessivo pari a 9.496 milioni di euro.

«Da oggi inizia un'altra fase della vita della nostra società che dovremo affrontare con l'adeguata attenzione e con la consapevolezza che per un'azienda italiana lavorare all'estero è difficile, spesso le aziende italiane non hanno reti di protezione come altre geografie possono fornire, ma noi siamo abituati a difenderci nel mondo al meglio, con la correttezza dei nostri comportamenti».

Lo ha detto l'a.d. di Atlantia Giovanni Castellucci in assemblea, riferendosi all'operazione che il Gruppo sta facendo con Abertis.

«L'operazione che stiamo facendo e che porteremo a termine è un'operazione che affronteremo con tutta l'attenzione e la serietà che richiede», ha aggiunto Castellucci.

L'a.d. di Atlantia ha anche chiarito agli azionisti che «non c'è il rischio che l'Italia non sia il baricentro del Gruppo. Le attività che facciamo in Italia sono talmente importanti per il Paese e come dimensione assoluta e gli investimenti da fare sono molto rilevanti, che questo fa sì che noi in Italia, a Roma, manterremo il nostro baricentro. Non ho alcun dubbio in proposito».

«Atlantia non è una società finanziaria. È un gruppo industriale, ha competenze nell'ingegneria, nelle costruzioni, informatica, tecnologia elettronica, legale. E pensiamo che questa unicità di Atlantia rispetto a tanti altri operatori che vanno a comprare asset con una logica essenzialmente finanziaria sia la nostra forza», ha sottolineato Castellucci.

In riferimento all'ingresso in Eurotunnel, infine, Castellucci ha sottolineato come si tratti di un «asset importante», un investimento di «lunghissimo termine» che vede Atlantia «in posizione di azionista di gran lunga numero uno».

Possibili sinergie sono attese dal fatto che Eurotunnel si troverà ad essere contiguo con la rete autostradale di Sanef in Francia (che Atlantia controllerà tramite Abertis) e quindi, ha spiegato Castellucci, «ci sarà un ulteriore lavoro che andremo a fare con le due società»

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