Azionisti Coopca: nuovo no ai rimborsi

Nonostante le sollecitazioni, Alleanza 3.0 non intende estendere le donazioni. "Il loro era un investimento a rischio" rispondono nei confronti delle richieste degli azionisti

Coop Alleanza 3.0 non donerà nemmeno un euro per gli azionisti CoopCa. La cooperativa più grande d’Europa nata dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense, rispondendo all’appello dei soci si è trovata davanti a un bivio: «Abbiamo dovuto fare una scelta a fronte di risorse limitate e abbiamo deciso di dedicarci al mondo della cooperazione perché chi sottoscrive azioni partecipa al rischio della società», spiega Graziano Pasqual, presidente del Comitato solidarietà attiva che è al lavoro per distribuire (da lunedì) fra i soci prestatori una donazione pari alla metà del deposito.

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La redazione

Una pietra tombale contrapposta alle richieste avanzate dagli azionisti beffati da CoopCa. Un secco e definitivo “no” che nasce da una riflessione ponderata in Coop Alleanza. «Il prestito sociale serve alla cooperativa per sopravvivere, è per così dire strutturale nel nostro mondo - sono le parole di Pasqual -. Gli amministratori di CoopCa però hanno gestito male questo strumento che dovrebbe sopperire soltanto alla mancanza di liquidità ed essere impiegato solo nel breve periodo per la gestione corrente, certamente non per grossi interventi altrimenti si corre il rischio che diventi non più esigibile».

Diversa la natura giuridica delle azioni. «Valgono per qualsiasi società e quindi non possiamo parlare di un istituto tipicamente cooperativo - prosegue Pasqual -. Dovendo fare una scelta davanti a risorse limitate abbiamo optato per questo discrimine. Pensiamo sia un’indicazione coerente con la strumentazione cooperativa in cui ricade l’istituto del prestito sociale. D’altro canto le azioni sono vincolate più del prestito all’andamento economico della società, l’azionista partecipa al rischio di impresa».

Stando ai racconti degli azionisti, in molti casi la vendita delle quote di CoopCa non avveniva a seguito di un’informativa adeguata ai soci. «In questi mesi di lavoro legato alla solidarietà di Coop Alleanza 3.0 verso i soci CoopCa ho risposto a mille 86 telefonate, le ho contate - sottolinea il presidente Pasqual -. Come Comitato abbiamo cercato di dare consigli a tutti e dare risposte a tutti. CoopCa ha usato in modo improprio la fiducia guadagnata negli anni. È vero, gli azionisti sono stati truffati al pari dei prestatori, ma Coop Alleanza doveva guardare anche alle tasche dei propri soci e non poteva fare più di quanto fatto».

Calcolatrice alla mano, il tracollo delle cooperative in Friuli Venezia Giulia è costato a Coop Alleanza 60 milioni di euro. Il solo gesto di solidarietà si porta via 18,6 milioni. Inoltre Coop Alleanza è tra i creditori della cooperativa carnica per 1,8 milioni. Ci sono poi le operazioni commerciali sui punti vendita ex CoopCa ed ex Cooperative Operaie (Coop Alleanza giura che non avrebbe mai proceduto a tali acquisizioni in tempi normali).

Si tratta di sette negozi e 66 dipendenti assunti (tutti), con un impegno di 5 milioni in Friuli. Per Trieste l’esborso di 35,9 milioni ha assicurato il posto di lavoro a 277 persone in dodici negozi.
 

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