Banca Generali, utile in crescita del 27%
Il Cda di Banca Generali ha esaminato i risultati preliminari al 31 dicembre 2015. L’utile netto è salito del 27% a 203,6 milioni, toccando un nuovo picco nella storia della banca. Il risultato include peraltro gli oneri straordinari legati alla partecipazione al nuovo fondo di Risoluzione delle crisi bancarie e al Fondo Interbancario Tutela Depositi per un totale di 8,7 milioni spesati lo scorso dicembre.
Positivo anche l’andamento dei ricavi sotto la spinta del brillante andamento commerciale. Il margine d’intermediazione è aumentato dell’11% a 465,9 milioni. Le commissioni lorde raggiungono i 652 milioni (+35%), di cui 459,1 milioni (+28%) dalle commissioni di gestione in scia alla forte domanda di consulenza qualificata e soluzioni di risparmio gestito.
Significativo anche l’incremento delle commissioni nette (370,8 milioni, +44%), un risultato che tiene conto dei progressi nella raccolta netta (4,64 miliardi, +35%) e dei 126 inserimenti (+24%) di consulenti finanziari di elevato profilo. Il margine d’interesse si è attestato a 66,2 milioni (da 107 milioni) con una variazione legata principalmente al rimborso nel mese di febbraio delle attività di rifinanziamento promosse dalla BCE (LTRO) che avevano contribuito con ricavi per 34,5 milioni nell’esercizio precedente.
«Siamo davvero orgogliosi di un risultato eccezionale in tutti i principali indicatori economici e patrimoniali, rivelando così al meglio il grande lavoro, la passione, e la dedizione che fanno di Banca Generali un’eccellenza nel segmento dei finanziari in Italia». Così l’Ad di Banca Generali, Piermario Motta, commentando i dati dell’esercizio 2015.
«In un momento di complessità e pressioni sui mercati e intorno al credito - aggiunge - la nostra strategia orientata alla prudenza e alla solidità, con grande trasparenza nella qualità del bilancio e nell’approccio alla clientela, sta catalizzando l’attenzione delle famiglie che necessitano di consulenza qualificata e versatilità di soluzioni. L’accelerazione degli ultimi mesi non rappresenta un caso isolato ma è il frutto di un percorso che in quattro anni ha quasi triplicato gli utili e raddoppiato le masse, continuando poi ad avvicinarci a professionisti di straordinario valore. Restiamo vigili di fronte alle complesse sfide dei mercati, accentuatesi peraltro in questo avvio del 2016, ma la capacità d’innovazione, le grandi competenze e bagaglio d’esperienza in situazioni anche difficili, rappresentano un mix di elementi che ci rendono quanto mai ottimisti sul futuro della banca», conclude.
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