Banca Ifis studia partnership con Credito Fondiario

Banca Ifis e il Gruppo Credito Fondiario hanno sottoscritto oggi una lettera di intenti non vincolante, finalizzata a studiare la realizzazione di una partnership nei settori del debt servicing e debt purchasing. In particolare, afferma una nota, in tale lettera si delinea la possibile creazione di una nuova piattaforma in grado di operare lungo tutta la catena del valore della gestione dei portafogli di crediti deteriorati

VENEZIA. Banca Ifis e il Gruppo Credito Fondiario hanno sottoscritto oggi una lettera di intenti non vincolante, finalizzata a studiare la realizzazione di una partnership nei settori del debt servicing e debt purchasing. In particolare, afferma una nota, in tale lettera si delinea la possibile creazione di una nuova piattaforma in grado di operare lungo tutta la catena del valore della gestione dei portafogli di crediti deteriorati e presente in tutte le asset class (secured, unsecured, Npl, Utp, leasing, real estate e credito al consumo) in grado di competere, per dimensione, qualità dei servizi ed efficienza, con i principali player del mercato.

Nell’ambito di tale partnership, il Gruppo Credito Fondiario consoliderebbe le attività combinate svolte dalla nuova piattaforma. Le parti hanno assunto un impegno di esclusiva della durata di 60 giorni, durante il quale le stesse intendono proseguire negli approfondimenti e nelle valutazioni in corso, al fine di pervenire alla sottoscrizione di accordi vincolanti.  

Nel primo semestre dell'anno Banca Ifis ha registrato un utile netto di 68,3 milioni (+3,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), con costi operativi a 138 milioni (-4%). Il requisito di capitale con il consolidamento nella controllante La Scogliera è CET 1 al 10,81%, che sale al 14,03% (13,74% al 31 dicembre 2018) senza il consolidamento.

Molto bene il solo secondo trimestre: l'utile netto è stato di 38,4 milioni (+35%), mentre il risultato netto della gestione finanziaria è a 127 milioni (+15%). «In questi primi sei mesi la banca ha ben performato in tutte le principali attività evidenziando un business solido e risultati in linea con le aspettative - spiega l'amministratore delegato Luciano Colombini - con un più che positivo contributo del business dei crediti 'non performing' (44% del totale) e del settore imprese. Con il team stiamo già tracciando le linee guida del nuovo piano industriale che presenteremo questo autunno e che sarà frutto di un lavoro di squadra», conclude Colombini.

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