Banche venete: la Regione sostiene l'assistenza legale dei clienti

L'ente di Palazzo Balbi ha stanziato un plafond di 600 mila euro per sostenere i risparmiatori vittime del tracollo di Popolare di Vicenza e Veneto Banca

La Regione Veneto contribuisce alle spese di consulenza e assistenza legale sostenute dai cittadini danneggiati dall'acquisto di azioni, obbligazioni o altri prodotti finanziari delle ex Popolari venete. L'ente di Palazzo Balbi ha stanziato un plafond di 600 mila euro per sostenere i risparmiatori vittime del tracollo di Popolare di Vicenza e Veneto Banca; 500 mila sotto forma di contributi ad associazioni e comitati per l'assistenza legale, 100 mila euro per il sostegno psicologico alle persone coinvolte nella crisi. Con la delibera approvata dalla Giunta regionale - su proposta dell'assessore Manuela Lanzarin - e pubblicata sul Bur in uscita domani, venerdì 24 marzo, si aprono i termini di presentazione delle domande di contributo. 

«In questo momento - sottolinea Lanzarin - siamo l'unica istituzione che sta intervenendo concretamente in aiuto ai risparmiatori danneggiati dal crack delle banche popolari venete. Il nostro è un intervento di solidarietà, rivolto ai cittadini più fragili e con minori possibilità economiche tra gli oltre 206 mila azionisti vittime dell'azzeramento del valore dei titoli della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca». «

Ci troviamo a fronteggiare - prosegue - la più grave crisi economica che abbia colpito il Veneto negli ultimi cento anni. Con questa forma di aiuto indiretto, in forma solidaristica, e con il servizio di assistenza psicologica e medica garantiamo un sostegno a quanti inconsapevolmente hanno perso i risparmi di una vita e ritengano di non poter accettare l'offerta di transazione proposta dagli istituti di credito». La delibera precisa tempi e modalità di presentazione delle domande, definisce i requisiti delle persone beneficiarie e le tipologie delle attività di consulenza e assistenza ammesse al contributo.

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