Banco Popolare e Bpm volano in Borsa. "Matrimonio" sullo sfondo

Sempre più vicina, e probabile, l'operazione di aggregazione tra i due istituti di credito. Secondo indiscrezioni, sede legale a Milano e operativa a Verona

VERONA. Banca Popolare di Milano e Banco Popolare, l'istituto con sede a Verona, "volano" in Borsa.

Gli investitori hanno aperto la corsa all'acquisto dei titoli sull'onda di indiscrezioni che vogliono vicina e concreta una aggregazione tra i due istituti.

Il titolo del Banco Popolare è in asta di volatilità, dopo aver guadagnato oltre il 6%, mentre la Bpm sale del 4,9% a 0,88 euro.

Secondo i rumor che si rincorrono da alcuni giorni i due istituti sarebbero in una fase avanzata di trattativa.

Il progetto, secondo quanto riportano alcuni quotidiani, prevede l'assegnazione della sede legale a Milano e di quella amministrativa a Verona, l'attribuzione al presidente del Banco Popolare, Carlo Fratta Pasini, della presidenza dell'istituto post-fusione e al ceo della Bpm, Giuseppe Castagna, della guida operativa, con l'a.d. del Banco Pier Francesco Saviotti alla presidenza del comitato esecutivo.

Da questa operazione nascerebbe il terzo gruppo bancario italiano, alle spalle di Intesa e Unicredit, con attivi per 172 miliardi di euro e 2.482 filiali.

A contendere la Bpm al Banco, in quello che si profila come un 'merger of equals', cioè una fusione alla pari, potrà essere solo Ubi Banca: oggi è atteso un incontro al vertice tra i due istituti per verificare se c'è lo spazio per un'operazione alternativa a quella del Banco.

Ipotesi anche questa gradita agli investitori, tanto che in Borsa Ubi avanza del 3,76%.

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