Banco Popolare, trimestre in perdita per 314 milioni
MILANO - Banco Popolare chiude il trimestre con una perdita di 314 milioni per effetto dell'incremento del costo del credito legato anche all'incremento delle coperture sugli Npl chiesti dalla Bce.
In vista della fusione con la Bpm, il Banco Popolare, si legge in una nota, ha iniziato «ad innalzare fin dal primo trimestre il livello medio di copertura dei crediti deteriorati in linea con quanto richiesto dalla Bce con l'obiettivo di raggiungere i livelli più elevati del sistema bancario italiano».
In particolare, è stato innalzato il livello di copertura dei crediti in sofferenza al 59,7% (dal 56,3% di dicembre) con una conseguente crescita del 2% anche del livello medio di copertura della totalità dei crediti deteriorati al 45,7%.
Sono state addebitate quindi rettifiche nette di valore su crediti per 684 milioni (181 milioni un anno fa).
Lo stock dei crediti dubbi netti è sceso del 3,6% rispetto allo scorso esercizio e del 3,2% rispetto a fine anno.
Infine, i flussi netti in ingresso nella categoria dei crediti deteriorati rimangono contenuti (+386 milioni) in linea con il dato medio registrato nei quattro trimestri dell'esercizio precedente.
Escludendo questo impatto, il primo trimestre si sarebbe chiuso con un risultato positivo per 38 milioni, comunque sotto le stime degli analisti che si attendevano 41,6 milioni.
La due diligence con Banca Popolare di Milano in vista di un’integrazione con Banco Popolare si è conclusa «con esito favorevole».
Lo scrive il Banco nella nota con i conti del primo trimestre.
Inoltre il consiglio di amministrazione del Banco Popolare ha esercitato la delega ricevuta dall’assemblea per l’aumento di capitale.
L’importo dell’operazione è stato fissato in massimo 1 miliardo di euro; le azioni emesse, informa la nota, verranno offerte in opzione agli attuali soci.
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