Banco: sprint in Borsa dopo il successo dell'aumento

Capitalizzazione da 1 miliardo chiusa con adesioni pari al 99,4%. Il titolo guadagna il 7,38% a supera i 3 euro. I diritti inoptati saranno scambiati in Borsa da domani fino al 30 giugno

Vero e proprio sprint in apertura di Borsa per il Banco Popolare all'indomani del successo dell'aumento di capitale, con adesioni al 99,4%. Il titolo guadagna il 7,38% sopra quota tre euro. I diritti inoptati saranno scambiati in Borsa da domani fino al 30 giugno.

"E' una soddisfazione enorme. Sono particolarmente felice perché abbiamo ottenuto questo risultato in un contesto di mercato molto difficile, con una grande partecipazione del retail e senza l'intervento delle banche garanti Mediobanca e BofA Merril Lynch a cui va il mio ringraziamento". Questo il commento dell'ad del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti.

L'aumento da 1 miliardo si è concluso con un "tutto esaurito". Banco Popolare ha registrato adesioni pari al 99,377% dell'offerta in opzione, per un ammontare complessivo pari a circa 990 milioni di euro. I diritti di opzione non esercitati saranno offerti in Borsa a partire dal 24 giugno. In particolare, sottolinea un comunicato della banca, durante il periodo di offerta in opzione, iniziato il 6 giugno e conclusosi in data odierna sono stati esercitati 359.863.966 diritti di opzione per la sottoscrizione di 462.682.242 azioni, pari al 99,377% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 990 milioni di euro.

I 2.254.826 diritti di opzione non esercitati nel periodo di offerta saranno offerti in Borsa dal Banco Popolare nelle sedute del 24, 27, 28, 29 e 30 giugno, salvo chiusura anticipata.

Il successo dell'aumento di capitale del Banco Popolare "rende ancora più sicura la fusione con la Bpm". Questo il giudizio del segretario generale della Uilca, Massimo Masi, al risultato positivo incassato dal gruppo scaligero in sede di ricapitalizzazione. "Confermiamo la validità di questa operazione - aggiunge il sindacalista - anche se daremo un giudizio definitivo quando conosceremo tutte le ricadute sulle lavoratrici e i lavoratori. Chiedo inoltre che, in questa fase delicata, non ci siano disparità di trattamento tra i dipendenti dei due istituti e che le trattative siano condotte in parallelo".

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