Bcc, la riforma slitta di sei mesi
Via libera al milleproroghe con modfiche definite "chirurghiche" alla riforma del credito cooperativo.
La prima novità è la proroga delle riforma di sei mesi per la piena efficacia della riforma dei gruppi cooperativi". Lo ha chiarito il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Sono sei mesi, sono 180 giorni», ha detto Conte. «I 90 giorni previsti diventano 180 giorni», ha spiegato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
«La proroga - ha aggiunto Tria - è strettamente collegata a queste norme di modifica della riforma. I 90 giorni erano dalla data in cui i patti di coesione venivano approvati o dalla Banca d’Italia o dalla Bce a seconda della dimensione dei gruppi, poichè ci sono queste modifiche le banche si sarebbero trovate nella situazione di valutare in pochi giorni queste modifiche una volta convertite in legge definitiva e poi dover immediatamente aderire alle unioni. Immaginiamo che le assemblee che dovranno essere convocate aspetteranno la conversione di questo decreto e poi scatterà la nostra proroga».
Trasformazione in spa. È stata spostata al 31 ottobre la data per la trasformazione in spa delle banche di credito cooperativo che superano la soglia di capitale degli 8 miliardi. Lo si apprende a margine del Cdm. Entro quella data, le bcc che superano questo requisito possono anche decidere di abbassare la quota oppure liquidare tutto
La soglia del 60%. l consiglio dei ministri ha quindi deciso di «elevare fino al 60% la quota minima del capitale della capogruppo che deve essere detenuta dalle banche del gruppo bancario cooperativo».
Inoltre la metà più due dei componenti dei cda del gruppo «dovranno essere espressione delle banche di credito cooperativo aderenti al gruppo». Lo ha detto il ministro dell'Economia Giovanni Tria, spiegando che sarà possibile «ridurre questa soglia in caso di evenienze particolari come carenze di capitale», ma solo tramite dpcm.
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