Borsa: festeggia Fincantieri, sui conti crolla Generali

Grande exploit a piazza Affari (+11,2%) per Fincantieri che festeggia il ritorno all'utile nel primo trimestre. Crolla del 3,97% l'azione del Leone in avvio dopo la trimestrale. Lieve recupero per la friulana Eurotech

Exploit in Borsa per il titolo Fincantieri, che ha chiuso la giornata post conti a +11,52%.

Driver principale è il ritorno all'utile nel primo trimestre e la conferma della guidance per l'anno in corso.
"Abbiamo presentato solidi risultati trimestrali che segnano una svolta rispetto al secondo semestre 2015, con il quale Fincantieri ha archiviato la più lunga crisi del settore, e che evidenziano una decisa ripresa della performance operativa ed economica" ha detto Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, commentando i risultati trimestrali.


La società ha archiviato i primi tre mesi del 2016 con un risultato netto di 0,3 milioni contro il rosso di 27 milioni dello stesso periodo del 2015. Il carico di lavoro complessivo si attesta a 19,2 miliardi di euro e i ricavi sono a 1,048 miliardi. L'Ebitda è a 51 milioni e la posizione finanziaria netta è negativa per 363 milioni, in miglioramento da -438 milioni al 31 dicembre 2015. "Gli importanti obiettivi gestionali ed economici ci consentono di confermare gli obiettivi del piano industriale, in termini di sviluppo dei ricavi, aumento della redditività, generazione di cassa e remunerazione degli azionisti" conferma Bono.
 

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La redazione

Scatto in avanti anche per Eurotech che vanta un progresso dell'1%: il gruppo udinese ha annunciato un miglioramento della perdita che si è attestata nel primo trimestre a 1,89 milioni di euro rispetto agli 1,91 milioni dello stesso periodo 2015. Scendono leggermente i ricavi consolidati pari a 12,45 milioni da 14,51 milioni.

Ma è Generali a scivolare in Borsa sui conti della trimestrale.

Le vendite travolgono infatti nella mattinata del 12 maggi il titolo del Leone di Trieste, che esibisce una variazione percentuale negativa del 3,97%, all'indomani dei conti. Il primo trimestre per Generali si è chiuso con numeri in frenata complici i tassi ai minimi e la volatilità dei mercati.

L'utile netto è in calo del 13,8% a 588 milioni di euro, con premi totali in ribasso dell'1,1% a 20 miliardi, leggermente sotto le attese. Il risultato operativo è  in calo del 12,3% a 1,1 miliardi con un 'combined ratio', il rapporto tra costi e premi, al 92%, in miglioramento di 1,3 punti, anche in questo caso al di là delle attese degli analisti. A questo c'è da aggiungere l'impatto del fondo Atlante sul capitale di Generali per 90/100 milioni con una influenza sul Solvency Ratio pari allo 0,4/0,5%. L'investimento del Leone è stato di 150 milioni.

 "Siamo molto contenti di questi risultati perché testimoniano la robustezza e la qualità della nostra disciplina tecnica" ha dichiarato direttore generale di Generali Alberto Minali. "Sono risultati molto solidi, caratterizzati da un risultato tecnico molto robusto e da un risultato operativo e netto in contrazione dovuto al fatto che nel primo trimestre 2016 abbiamo realizzato un volume di plusvalenze latenti minori rispetto all'anno prima".

Quasi tutti i territori di operatività hanno segnato "un buon risultato tecnico vita" e nel danni "i risultati sono eccellenti sia nell'auto che nel non-auto". I costi sono stabili, mentre "continua la politica di contenimento, con l'enfasi sul miglioramento dell'efficienza operativa del gruppo". Il tema dei costi - ha sottolineato Minali - "sarà molto analizzato e discusso al nostro interno, ci punteremo molto anche per recuperare ulteriore redditivita'". Interpellato sul secondo trimestre, il dg ha indicato che è troppo presto per avere una visione.

"Viviamo in un mondo più difficile e più complesso di quello in cui avevamo elaborato il piano. Quindi dovremmo essere ancora più bravi nel fare bene il nostro mestiere, con ancora un maggiore focus sull'attività assicurativa e di sottoscrizione di rischio" ha quindi proseguito Minali che ha promesso nuovi investimenti nel mattone in grandi città europee: "Vogliamo crescere nell'immobiliare" ha precisato.

Con il nuovo assetto organizzativo, annunciato nella serata di ieri, "non cambiamo il focus della strategia, ma la miglioriamo, perché saremo più veloci ed efficienti nella sua attuazione" ha chiuso group ceo di Generali, Philippe Donnet, spiegando che con la nuova organizzazione tutte le regioni in cui opera il gruppo saranno rappresentate nel Group Management Committee csoì si riduce anche il numero dei manager a riporto diretto del ceo. Nella precedente gestione erano 22 manager.

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