BpVi, Iorio: quotazione e aumento necessari alla sopravvivenza della banca

Appello ai soci per votare tre sì a favore della trasformazione in spa, dell'aumento di capitale e della quotazione in Borsa

UDINE. «Con la Bce il percorso è stato continuamente condiviso. E Francoforte è stata molto chiara nel sottolineare che la banca è a un bivio: per salvaguardare l'autonomia ed evitare interventi della vigilanza c'è una sola strada, quella della trasformazione in spa e dell'aumento di capitale con Ipo». Lo afferma l'amministratore delegato di Popolare Vicenza, Francesco Iorio, in una intervista al Sole 24 Ore alla vigilia di un'assemblea ad alto rischio per l'istituto veneto.

Iorio ha anche lanciato un appello ai soci per votare tre sì a favore della trasformazione in spa, dell'aumento di capitale e della quotazione in Borsa. «Ci servono tre sì, forse dolorosi, ma certamente necessari» ha detto alla vigilia dell'assemblea. «Vorrei essere chiaro fino in fondo: la Bce ci ha detto, e lo ha messo per iscritto, che basterebbe un solo no per gettare la banca nel dramma di uno scenario davvero fosco: un commissariamento o, addirittura, la risoluzione»

Alla Perlini Equipment di Gambellara sono attesi almeno 9 mila soci. I clima, come prevedibile, sarà molto caldo. E la BpVi si aspetta la presenza di un gruppo organizzato di soci che punta ad allungare al durata dell'assemblea protestando rumorosamente. Per questo Iorio predica «pazienza».

Nessun piano B, quindi? «Impossibile», risponde il banchiere. Intervistato anche dal Giornale di Vicenza, circa l'idea alternativa del fronte del no di una spezzatino della banca il manager osserva che «assolutamente no, non è realizzabile. Bisognerebbe comunque fare un aumento di capitale per banche piccole non quotate e scarsamente interessanti per il mercato».

Quanto poi al voto favorevole alla svolta, chiesto a soci che hanno perso anche oltre l'80% del valore del proprio investimento, Iorio dice : «Mi rendo perfettamente conto che la perdita di valore del titolo è un colpo durissimo da digerire. Ma è importante individuare un punto di ripartenza».

Il banchiere rinvia il tema di un'eventuale azione di responsabilità contro il precedente Cda mentre si allargano le indagini della procura sulla passata gestione. «Capisco che la prima reazione di fronte a quello che è accaduto sia pensare a una richiesta di azione di responsabilità. Però credo che oggi sia più importante continuare a collaborare con la magistratura per poi valutare tutto compiutamente».

Di ritorno dal road show tra New York e Londra Iorio predica ottimismo e si dice pronto a investire in prima persona in BpVi. «Il progetto della banca interessa e c'è apprezzamento per la chiarezza del Bilancio 2015». L'aumento indispensabile alla sopravvivenza della banca prevede il 50% destinato agli istituzionali, il 5% al retail e il 45% agli attuali azionisti. Senza però il diritto d'opzione per aumentare le possibilità di successo dell'operazione.

 

 

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