BpVi, la Bce dice ok alla proroga di 15 giorni per il rafforzamento patrimoniale. Accordo con Unicredit per scadenza al 10 maggio

Il Cda delibera sulle richieste della Consob di vigilanza sull'aumento di capitale. Intanto Banca d'Italia è fiduciosa che l'approdo in borsa ci sarà. I titoli bancari a Piazza Affari chiudono in flessione

VICENZA. Banca Popolare di Vicenza ancora al centro dell’attenzione.

E' arrivato il via libera della Vigilanza bancaria in capo alla Bce per una proroga «di un paio di settimane» al termine della garanzia in capo a UniCredit, fissata inizialmente al 30 aprile, per il rafforzamento patrimoniale di BpVi.

In serata un comunicato della banca veneta informa di aver convenuto con Unicredit la scadenza per tale operazione al 10 maggio.

Operazione che passa per un aumento di capitale da 1,5 miliardi e il contestuale approdo in Borsa.

Il cda della Popolare ha deliberato in merito alle richieste avanzate dalla Consob che, in vista del prossimo aumento di capitale da 1,5 miliardi, chiede all'istituto berico di monitorare attraverso «adeguati presidi» il collocamento delle nuove azioni.

La misura è stata sollecitata dalla Commissione alla luce dei recenti scandali giudiziari emersi in seguito ai precedenti collocamenti, spesso collegati all'erogazione di prestiti "ad hoc".

In particolare, la Commissione ha richiesto che i presidi vengano realizzati con riguardo «alle modalità di valutazione dell'adeguatezza o dell'appropriatezza delle operazioni di sottoscrizione delle azioni offerte alla clientela».

Ancora, spiega la banca, «presidi sulle operazioni volti ad evitare l'abbinamento tra la sottoscrizione di azioni e l'erogazione di finanziamenti; rafforzamento delle modalità informative per l'operazione di aumento di capitale».

Tra le notizie anche la conferma dell'interesse del fondo statunitense Fortress a sottoscrivere l'operazione in uno schema che viene descritto come «simile a quello di Apollo per Carige».

Di questo ha parlato anche il direttore generale di Banca d’Italia, Salvatore Rossi, ad Altavilla Vicentina a margine di un convegno sul risparmio.

«Le competenze nel mercato dell'acquisizione e gestione dei crediti deteriorati sono molto diffuse. È un mercato vasto, ci sono molti importanti soggetti stranieri e anche alcuni importanti soggetti italiani» ha detto Rossi in merito all'interessamento mostrato da alcuni fondi esteri per l'acquisizione dei crediti deteriorati di alcune banche italiane, tra cui Carige e la Popolare di Vicenza.

A chi gli chiedeva poi se Bankitalia sentisse di avere responsabilità sull'attuale situazione difficile di alcune banche italiane, Rossi ha ribadito: «Non abbiamo responsabilità. Lo abbiamo detto, lo abbiamo documentato».

Rossi si è dichiarato fiducioso che, nonostante le turbolenze dei mercati (che anche oggi hanno visto i titoli bancari in sofferenza con Unicredit in flessione di oltre il 5%), la quotazione in borsa delle due banche che l’hanno annunciata, una delle quali è la Popolare di Vicenza e l’altra è Veneto Banca.

Rossi ha notato che «il momento in Borsa è sicuramente difficile per tutte le banche europee e in alcune giornate con particolare intensità per le banche italiane».

Il presidente di Consob Giuseppe Vegas ritiene infine «possibile» il via libera entro la fine della prossima settimana al prospetto sull’aumento di capitale di BpVi.

«Stiamo analizzando il prospetto - ha aggiunto - dobbiamo essere cauti per tutelare il risparmiatore». In merito al consorzio di garanzia per l'operazione, Vegas non si è sbilanciato: «È un tema loro. Sono loro che scelgono le banche che vi partecipano. Noi non scegliamo prima, analizziamo le carte che ci arrivano. Oggi dovrebbe esserci un cda, esamineremo le carte che ci manderanno».

E come accennato, il Cda di BpVi ha deliberato proprio in merito alle richieste della Consob.

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