Cafc conferma Benigno: al lavoro per la nascita della società unica Fvg

Oltre al presidente, nel Cda anche Tomasin, Valle, Romito e Zuccolo. Allo studio la costituzione della multiutility per acqua e rifiuti

UDINE. Archiviate le schermaglie politiche, l’assemblea di Cafc si è ricompattata confermando la fiducia a Salvatore Benigno, che resterà presidente della società di gestione dei servizio idrico dei comuni della provincia di Udine (sono 120 i Comuni per un totale di 424 mila residenti) per i prossimi tre anni.

Un mese dopo la prima assemblea, che aveva in qualche modo sancito la spaccatura tra Lega e Fi, venerdì sera l’assise che ha ricomposto gli equilibri. Del nuovo Cda fanno parte, oltre a Benigno, l’ingegnere Marianna Tomasin e l’ingegnere Giovanni Valle (già presenti nel board), mentre new entry sono Andrea Romito, già sindaco di Povoletto, di professione architetto e Anna Maria Zuccolo, già vicesindaco di Trivignano Udinese, di professione quadro direttivo bancario.

«C’è stata una grande responsabilità da parte di tutti i rappresentanti della Commissione del controllo analogo e del Comune di Udine – ha dichiarato il presidente della commissione Francesco Martines –. In un clima di sinergica collaborazione si è arrivati alla identificazione della cinquina che dà continuità al precedente Cda oltre a consentire l’inserimento di risorse nuove per bilanciare le rappresentanze territoriali».

Sulle linee d’indirizzo per il prossimo mandato triennale Martines ha evidenziato alcune priorità fra cui completare il percorso di integrazione societaria con l’acquedotto Poiana; intensificare i rapporti di collaborazione con i gestori limitrofi “in house” (Hydrogea, Acquedotto del Carso, Irisacqua) per la condivisione di attività comuni quali analisi chimiche, gestione dei fanghi di depurazione, attraverso la partecipata Friulab; definire con Ausir (l’Autority regionale) un nuovo modello per la gestione unitaria del Servizio idrico integrato sul territorio delle provincie di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste, anche con la creazione di una multiutility regionale per acqua e rifiuti.

«Cafc – ha ribadito Benigno nel discorso di insediamento –, alla luce dell’avvio da parte di Ausir di alcune ipotesi di processi di aggregazione delle gestioni che consentano il rafforzamento in regione dei settori del servizio idrico integrato e del servizio di gestione dei rifiuti, intende svolgere un ruolo attivo assieme agli altri enti gestori e alla Regione, per arrivare alla eventuale definizione di un gestore unico regionale del servizio idrico integrato, anche sotto forma di holding di servizi, valutando anche la possibilità della creazione di una multiutility operativa nel settore dei rifiuti e del servizio idrico».

Infine nel piano industriale per il prossimo triennio, Cafc indica in 25 milioni di euro la cifra stanziata per nuovi investimenti, confermando la propensione della società all'ammodernamento della rete e del servizio dispiegatosi negli scorsi anni con importanti risorse finalizzate sempre ad investimenti. La quota pro capite è passata infatti dai 34 euro del 2017 ai 52 euro del 2019. La società, infine, ha chiuso i conti del 2019 realizzando un utile di 3, 6 milioni a fronte di un fatturato di 54 milioni.

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