Camere di Commercio: in Veneto saranno 3

Dopo la fusione Rovigo-Venezia, Zilio (nella foto) lancia la Padova-Vicenza-Treviso-Belluno. Sì del vicentino Mariani. Definito il percorso per Padova: dismissioni, sinergie e investimenti: 70-80 milioni per il territorio

PADOVA. Già a gennaio in tutto il Veneto potrebbero esserci solo tre camere di commercio. Se la fusione Rovigo-Venezia è già operativa, la prossima liaison Treviso-Belluno potrebbe anche allargarsi a Padova e Vicenza. Lasciando al momento isolata solo Verona. L’invito, ad aprire un tavolo di lavoro in tempi brevi e certi per l’aggregazione, lo lancia Ferdinando Zilio presidente della Camera di commercio di Padova.

“Con la mia Giunta – spiega Zilio – ho già iniziato un processo di riorganizzazione. Il 25 novembre ospiteremo il convegno “Da Mario Volpato al futuro”. Volpato era un docente universitario che negli anni Sessanta inventò il Cerved, procurando un patrimonio sostanzioso. Ora c’è una riforma in corso, usciamo da una grande crisi e siamo chiamati a superare campanilismi e barriere. Se ci chiudiamo in casa – continua - non produrremo effetti positivi sul territorio e sulle imprese”.


Ecco dunque il percorso. Dismissione di tutte le partecipazioni, “anche di quelle strategiche” come Tecnoholing “dove oggi abbiamo una quota del 15%. Stiamo uscendo dalle autostrade, non mi interessa più la fiera” continua il presidente. “ Abbiamo bisogno di risorse, visti i tagli, per poter investire”.


Ecco allora che a gennaio Padova lancerà il programma 4.0 che non ha nulla a che fare con digitale e manifattura additiva. Quattro infatti saranno i temi dove investire circa 70-80 milioni di euro che sfrutteranno le dismissioni. Dove investirete? “ lo decideremo insieme al territorio” dice Zilio.


L’idea di mettere insieme il Veneto centrale “allargato” nasce dal percorso già attuato da Confindustria che da anni lavora per la sinergia delle territoriali Vicenza-Treviso-Padova. “Io avevo proposto al governo – continua Zilio – di obbligare all’accorpamento le camere di commercio con meno di 100mila imprese. Ne siamo usciti con una riforma camerale mozzata. Oggi Renzi ci ha ridato una funzione ma ci ha anche ci ha anche detto di attuare logiche diverse dal passato, definendo programmi seri con tutte le parti sociali per capire dve intervenire. LO abbiamo fatto nell’Interporto nmi interessano ora nuovi capitoli e le altre camere di commercio”.

(e.v.)
 

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