Camping di lusso cresce il business. «Veneto capitale del settore»
In regione il turismo all’aria aperta vale 1,6 miliardi di euro. «Cavallino e il Garda rappresentano un terzo del mercato»

Il Veneto è sempre più la capitale italiana del “glamping”, un fenomeno di costume in forte crescita come forma di vacanza all’aria aperta, soprattutto tra gli stranieri in arrivo dal Nord Europa. La parola deriva dalla crasi tra le due parole inglesi “glamour” e “camping”, e può essere tradotta in “campeggi di lusso”, ovvero quelli dotati di servizi top, a partire dalla mobile home fornita di bagno e aria condizionata fino alle piscine.
In Veneto le aree leader per questo tipo di camping si trovano a Cavallino (VE) e sul lago di Garda (VR), particolarmente apprezzate da chi ama vivere a contatto con la natura ma senza rinunciare alle comodità. Cavallino, inoltre, a fine 2023 è diventata la prima spiaggia italiana, superando Rimini, con 6,8 milioni di vacanzieri. Insomma, il “glamping” si inquadra all’interno dell’evoluzione del classico campeggio, che è la seconda forma di turismo in Italia dopo quella alberghiera e vale la bellezza di sei miliardi di fatturato, per circa 2.600 strutture. Il glamping riguarda la fascia alta di questo turismo, con campeggi da quattro e cinque stelle, con le casette e le mobile home attrezzate di tutto, le piscine, l’animazione professionale per fasce di età, la ristorazione, la sicurezza e le pulizie quotidiane. «Il glamping vale circa la metà del fatturato del turismo all’aria aperta», spiega il presidente di Faita Federcamping Alberto Granzotto, «e, di questa, un miliardo e mezzo di euro è appannaggio del Veneto. È un fenomeno che si è affermato in questi ultimi anni e che vede forti presenze anche fuori dai classici luglio e agosto, andando da Pasqua ad ottobre. Incontra molto la mentalità del turismo nordeuropeo e la Francia ne è leader continentale. Il Veneto, invece, è leader nazionale con circa 200 strutture “top”, con Cavallino ed il Lago di Garda che da sole valgono un terzo del mercato nazionale. Cavallino, poi, ha la maggiore concentrazione di strutture ricettive con la più alta qualità».

Un dato confermato dal fatto che le province di Venezia e Verona mostrano investimenti in mobile home sopra la media. Una struttura in queste province ha, rispettivamente, 124 e 77 mobile home per camping, contro la media nazionale di 24. L’indice di spazio utilizzato indica poi che le destinazioni lago hanno la maggiore concentrazione di unità ricettive ogni 1.000 mq (7,4).
Il Friuli Venezia Giulia, invece, si trova al primo posto se si prende in considerazione il fenomeno camping in generale, con un primato dato dalla superficie media occupata dalle strutture, ovvero 89.214 metri quadrati e dai posti letto per mille metri quadri, 12,5. Per quanto riguarda la distribuzione dell’offerta risulta prevalentemente concentrata negli ambiti territoriali di Udine e Lignano Sabbiadoro, Gorizia e Grado Aquileia. In questi due territori, infatti, si trovano oltre il 60% dei campeggi e villaggi turistici della regione, che concentrano l’82% della disponibilità di posti letto open-air.

Sul Lago di Garda l’open air vale oltre il 45% del flusso turistico totale e si dimostra il più sostenibile del Triveneto, soprattutto grazie all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e all’utilizzo di energia green. I dati di Faita Federcamping dicono inoltre che nella primavera-autunno 2024, l’occupazione media delle soluzioni offerte sul lago dovrebbero salire del 3,4%. «Il glamping» conclude Granzotto «spicca anche per durata media del soggiorno, superiore a dieci giorni, e per il valore aggiunto che porta al territorio su cui insiste».
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