Cariveneto "passa" a Intesa: meno sportelli e cambia l'iban

PADOVA. Ultimi giorni di attività per la Cassa di Risparmio del Veneto, che da lunedì 23 luglio sarà incorporata dalla propria capogruppo Intesa Sanpaolo. Nel prossimo fine settimana verranno completate infatti le operazioni di "riordino" delle filiali Cariveneto, con il passaggio dei dati della clientela al gruppo Intesa Sanpaolo.
Sportelli chiusi. In Veneto sono una cinquantina gli sportelli che verranno chiusi (imprese e clienti retail), in particolare nei comuni dove sono presenti altre filiali del gruppo. Un'operazione annunciata da tempo a seguito anche dell'accorpamento iniziato a dicembre scorso delle due ex popolari Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.
Le filiali interessate dal piano si trovano a breve distanza tra di loro, al fine di ridurre al minimo il disagio per il cliente. Un programma complesso di chiusure di filiali e accorpamenti, che si dovrebbe concludere entro la fine dell'anno.
Qualche tempo fa, alla presentazione del Piano d'impresa 2018-2021, riguardo ai tempi dell'integrazione delle 12 banche del territorio, il ceo del gruppo Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, aveva precisato: «Verranno fuse praticamente tutte entro fine 2018, con un possibile passaggio a inizio 2019 di Banca Prossima e Banca Imi».
Quanto al mantenimento o meno dei relativi marchi delle banche fuse, Messina ha spiegato: «Sul marchio saranno i clienti a decidere. Dipenderà se riconoscono il maggior valore del marchio Intesa Sanpaolo rispetto a quello del marchio locale».
Cosa succederà. Secondo Intesa Sanpaolo questo tipo di operazioni non avrà ripercussioni sui clienti, poiché il sistema informatico è il medesimo per entrambe le banche. Nulla a che vedere dunque con la maxi migrazione di conti (circa 1, 5 milioni) delle due ex popolari in Intesa Sanpaolo svoltosi durante l'ultimo ponte dell'Immacolata.
Anche in questo caso per il cliente cambierà il codice Iban del proprio conto corrente, in quanto le due banche avevano entità giuridica diversa. Nulla cambia invece per quanto riguarda le condizioni economiche e contrattuali e le deleghe rilasciate a terzi.
«Anche i servizi relativi al conto non subiranno modifiche: si potranno continuare ad usare i carnet assegni, le carte di debito e le carte di credito collegate al conto - spiegano da Intesa Sanpaolo - I bonifici in entrata sul conto corrente, che perverranno con indicazione del vecchio Iban, saranno reindirizzati automaticamente dalla banca verso il nuovo codice per 12 mesi.
Gli ordini permanenti di bonifico in uscita disposti continueranno a essere eseguiti, poiché la banca aggiornerà automaticamente il codice Iban».
Gli addebiti diretti o domiciliazioni autorizzati sul conto sono eseguiti attraverso un servizio interbancario che consente di aggiornare automaticamente il codice IBAN del conto di addebito e comunicare il nuovo codice ai beneficiari.
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