Carraro archivia il 2015 in perdita
CAMPODARSEGO. L'assemblea degli azionisti di Carraro spa, leader mondiale nei sistemi per la trasmissione di potenza, ha approvato il bilancio 2015 che ha chiuso con un fatturato consolidato di 674 milioni di euro, -7,4% rispetto al 2014, e un risultato netto negativo per 8,9 milioni di euro (era -7,9 milioni nel 2014).
La posizione finanziaria netta consolidata a debito è di 227,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 30 giugno 2015 quando era negativa per 247 milioni, e in linea rispetto al 224,3 milioni del 2014.
"L'esercizio che ci lasciamo alle spalle - ha spiegato il presidente Enrico Carraro - è stato caratterizzato da luci e ombre, con una condizione di mercato negativa che ha coinvolto tutti i player del settore e che ha avuto uno sviluppo diverso da quanto previsto a inizio anno. Ma il calo dei volumi registrato durante l'esercizio - ancora il presidente - ha dato ulteriore impulso e accelerazione al progetto di riorganizzazione del gruppo. Possiamo quindi considerare il 2015 un anno cardine e di svolta, base di partenza per il nostro nuovo piano triennale".
Nello scorso anno il gruppo ha ridotto la propria presenza nel settore dei riduttori epicicloidali attraverso la cessione del controllo della società tedesca O&K Antriebstechnik a un importante gruppo industriale italiano (Bonfiglioli); ha chiuso le attività industriali nella sede di Gorizia trasferendo le produzioni negli stabilimenti di Maniago e Campodarsego; ha cambiato il focus di business di Elettronica Santerno, riorganizzando la società e riorientandola verso business a maggior valore aggiunto; ha avviato la commercializzazione di diversi nuovi prodotti, frutto degli investimenti in ricerca e sviluppo degli ultimi anni.
Carraro ha anche ricevuto "il supporto finanziario al nuovo piano strategico 2016/19 da parte dei principali istituti di credito di riferimento del Gruppo - ancora Enrico Carraro nella lettera agli azionisti - con i quali è stato siglato un accordo finalizzato alla riorganizzazione dell'indebitamento".
Le prime stime sul 2016 parlano di una ulteriore contrazione dei volumi e la marginalità, al netto delle componenti straordinarie riguardanti alcune ulteriori attività di ristrutturazione, risulterà in leggero miglioramento.
Il gruppo non vede un ritorno all'utile nell'anno in corso "ma entro l'orizzonte di piano - si legge nella lettera agli azionisti - registreremo un'importante crescita in termini di redditività a fronte di un incremento di fatturato di quasi 100 milioni di euro. Ciò sarà possibile anche grazie al rinvigorito consenso che stiamo registrando da parte di molti dei nostri clienti con i quali abbiamo recentemente siglato importanti contratti commerciali di medio-lungo periodo. Tra tutti in particolare - conclude Enrico Carraro - gli accordi di fornitura finalizzati con alcuni principali costruttori mondiali di trattori agricoli".
L'assemblea degli azionisti, oltre ad aver approvato il bilancio, ha modificato lo statuto sociale con l'inserimento della maggiorazione del diritto di voto.
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