Cassamarca, Bresolin: "L'aggregazione può essere una soluzione"

"Noi in linea di principio siamo per le aggregazioni sotto forma federativa o di fusione, ma sono in ogni caso procedure che dovranno passare dall'approvazione del cda e degli organi preposti", spiega il membro del Cda

"Noi siamo autonomi, ma capiamo che in questo momento storico un'aggregazione può essere la soluzione". Cosi' Ferruccio Bresolin, componente del consiglio di indirizzo della Fondazione Cassamarca, commenta la prospettiva che l'ente trevigiano vada verso un'aggregazione e in particolare l'ipotesi di fusione con la Fondazione Cariverona. In un breve colloquio a margine della presentazione della mostra "Una collezione d'arte tutta da scoprire: il Fondo monsignor Gino Bortolan" a Treviso, Bresolin sottolinea in ogni caso che "non è un'iniziativa nostra, non e' partita da noi e non ne abbiamo ancora parlato".

"Noi in linea di principio siamo per le aggregazioni sotto forma federativa o di fusione, ma sono in ogni caso procedure che dovranno passare dall'approvazione del cda e degli organi preposti", spiega, notando che probabilmente il congresso nazionale dell'Acri in calendario a inizio giugno a Parma "sara' un'occasione per parlarne".

Un'aggregazione, ammette comunque Bresolin, può essere una soluzione per le "difficolta' finanziarie" di Cassamarca, "ma non solo: anche per dare continuità al lavoro importante fatto sul territorio in questi anni". Bresolin siede nel consiglio di indirizzo dal 1998, secondo per longevita' solo al presidente Dino De Poli, presente dal 1992. In base alle ultime indicazioni presentate nel bilancio 2016, Cassamarca detiene lo 0,1% di UniCredit, dopo essersi diluita dal precedente 0,23% in seguito all'aumento di capitale da 13 miliardi realizzato lo scorso anno dall'istituto guidato dall'a.d. Jean Pierre Mustier.

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