Cattolica, alta tensione al vertice sulle operazioni di acquisto azioni delle mogli di Bedoni e Minali

La compagnia ha segnalato un acquisto di piccolo importo effettuato dalla consorte dell’ex ad un anno fa, che ribatte: «Comunicato a Consob per tempo. Nessuna irregolarità segnalata». Ma il gruppo avrebbe invece taciuto l’acquisto azioni fatto dalla moglie del presidente Bedoni

VERONA. E adesso volano gli stracci. All’interno di Cattolica il livello della tensione si alza sempre più. La richiesta di un’assemblea straordinaria e ordinaria per cambiare la governance e rinnovare il cda da parte dei soci dissidenti Francesco Brioschi e Massimiliano Cagliero è stata rinviata dal consiglio della compagnia scaligera a dopo i pareri legali.

Quindi se ne riparlerà questa settimana. Ma intanto la settimana scorsa durante il consiglio il redde rationem al vertice ha assunto i contorni dello scontro personale tra il presidente Paolo Bendoni e l’ex ad Alberto Minali. Lo scambio di accuse riguarda operazioni di acquisto titoli, anche se di piccoli importi, che avrebbero fatto le consorti del presidente e dell’ex timoniere. «L'operazione fatta da mia moglie non costituisce irregolarità operativa perché è stata notificata correttamente ed entro i termini alla Consob un anno fa senza che da allora sia stato formulato alcun rilievo da parte dell'authority».

Ha chiarito Minali dopo che è emerso che il comitato per il controllo sulla gestione della compagnia ha segnalato alla Consob una presunta irregolarità compiuta dalla moglie, Cinzia Galipò, nell'operatività sul titolo. Il fatto contestato si riferisce all'acquisto di 3 mila azioni fatto il 10 gennaio 2019 dalla signora Minali per un controvalore di circa 22 mila euro.

L'acquisto, correttamente segnalato attraverso le procedure di internal dealing, è stato fatto nello stesso giorno in cui, a Borsa chiusa, Cattolica ha comunicato che Warren Buffett, già entrato nel capitale di nell'ottobre del 2017, aveva fatto domanda di diventare socio. La Consob, a conoscenza dell'operazione, non ha sollevato alcun rilievo. Nella seduta successiva il titolo è salito dell'1,8% generando, per la signora Minali, una plusvalenza potenziale di circa 400 euro.

Tuttavia, annotava oggi Il Sole 24 Ore, risulta anche che il 24 dicembre scorso sia finita sotto la lente del Comitato anche un’altra operazione che non è stata menzionata. Si tratterebbe dell’acquisto di 2.300 titoli effettuato da Ivana Bazzoni, moglie del presidente Paolo Bedoni, in questo caso l’irregolarità, spiega il quodidiano di Confindustria, sarebbe legata alla comunicazione tardiva dell’operazione che sarebbe stata notificata con un giorno di ritardo.

Si tratta di piccoli importi, che alzano una questione di opportunità più che di liceità, ma dimostrano quanto siano stressati i rapporti all’interno della compagnia. Il sole cita anche un’altra operazione che sarebbe sfuggita al radar. Il vice presidente Aldo Poli, come emerge dal sito della società nella sezione partecipazioni azionarie, ha in portafoglio 175 mila azioni di Cattolica.

Di queste 100 mila erano già in portafoglio a fine 2017, 50 mila sono state rilevate nel corso del 2018 e 25 mila nel 2019. Quelle relative allo scorso esercizio risultano correttamente comunicate, diversamente nell’archivio sull’internal dealing del 2018 non è contenuta alcuna informativa riguardo ad operazioni in acquisto compiute da Poli.

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