Cattolica, semestre in crescita. Buffet non ancora nel libro soci

VERONA. Cattolica Assicurazioni ha chiuso il primo semestre con utile netto consolidato di 63 milioni di euro, contro gli 8 milioni di un anno fa, e un utile netto di gruppo di 51 milioni, a fronte di 1 milione di un anno fa.
La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto Danni e Vita cresce del 12,6% a 2.955 milioni (+4,6% a termini omogenei), con il business Danni che riscontra un incremento del 5,4% (+2,9% a termini omogenei) nei premi diretti, di cui 8,1% nel Non Auto (+2,9% a termini omogenei) e 3,2% nel settore Auto (+3% a termini omogenei). La crescita dei premi diretti Vita è pari al 17,2% (+5,7% a termini omogenei) ed è accompagnata da un’azione di revisione dei prodotti con progressiva riduzione del profilo di rischio.
Tutti questi numeri sono coerenti con piani industriale che prevede anche la crescita del risultato operativo, che sta crescendo in modo sensibile, e che è la indiretta conferma della crescita del dividendo che noi ci aspettiamo per fine 2018». Lo ha voluto sottolineare l'a.d di Cattolica assicurazioni, Alberto Minali. Risultati che «testimoniano l'impegno e la qualità del lavoro della squadra» soprattutto «visto che il 2018 è il nostro primo anno del piano industriale».
Il piano presentato a gennaio da Cattolica prevede un utile operativo al 2020 di circa 375-400 milioni di euro, in crescita di oltre il 60% sul 2016, e di pagare un dividendo per azione superiore a 0,5 euro (circa il 50% in più del 2016). Il ritorno sul capitale è atteso oltre il 10%, quattro punti percentuali in più rispetto del 6% conseguito nel 2016.
Per quanto riguarda gli azionisti di peso, Minali ha precisato che la Hathaway Berkshire di Warren Buffett non ha ancora fatto richiesta di essere iscritta nel libro dei soci di capitale di Cattolica Assicurazioni. «Chiaramente sa la farà saremo più che contenti accettarlo nel novero dei nostri soci, ma per il momento non ha presentato domanda».
Sul perché questo non sia ancora accaduto, Minali ha spiegato che «bisognerebbe chiederlo a loro. Sono investitori di lungo periodo, interessati alla performance industriale, quindi credo potrebbero chiedere di essere soci. Non appena faranno la richiesta la analizzeremo con molta attenzione».
Cariverona invece ha fatto domanda d'ammissione ai soci «ed è stata accettata. È un'ottima notizia, è un operatore molto importate che opera sul territorio. Siamo contenti di questa richiesta e contenti che si avvicini a Cattolica» ha concluso il manager.
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