Cdp corre in aiuto del turismo, comprerà gli immobili e lascerà la gestione degli hotel

Cdp ha approvato la nascita del Fondo Nazionale del Turismo (Fnt). Tra le misure messe in campo c'è la valorizzazione degli asset immobiliari. Un capitolo che potrebbe interessare diverse strutture venete, dato che Cassa si impegnerebbe all'acquisto e ammodernamento delle strutture alberghiere, promuovendo la separazione tra proprietà e gestione alberghiera
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 26.02.2020.- Ombrelloni in Piazza San Marco. Quadri.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 26.02.2020.- Ombrelloni in Piazza San Marco. Quadri.

PADOVA. Non servirà a tamponare la caduta libera della stagione in corso, dato che gli effetti si vedranno nel medio periodo, ma l'impegno annunciato da Cassa Depositi e Prestiti promette di dare un grande impulso al turismo. Si tratta di un settore che a livello nazionale vale il 13% del Pil e il 15% dell'occupazione, e che nel Veneto negli ultimi mesi si è trovato a fare i conti con una forte contrazione degli arrivi, soprattutto quelli internazionali.

Dopo il lockdown della primavera, giugno e luglio sono stati caratterizzati da una ripresa molto lenta e solo ad agosto le presenze nelle strutture ricettive sono tornate su livelli accettabili.Tornando alla notizia, Cdp ha approvato la nascita del Fondo Nazionale del Turismo (Fnt), che punta su quattro filoni per favorire l'ammodernamento delle aziende di settore, che per la gran parte sono realtà di piccole dimensione e per questo con spalle non abbastanza robuste per mettere in campo gli investimenti necessari per stare al passo con l'evoluzione del mercato.

Il primo filone di intervento è l'education, con l'offerta di percorsi di alta formazione professionale per la crescita qualitativa dell'ospitalità made in Italy. A questo proposito va ricordato che nei mesi scorsi Cdp ha avviato, in collaborazione con Th Resorts e l'Università Ca' Foscari di Venezia, la Scuola italiana di ospitalità, per formare la nuova classe manageriale nel settore del turismo.Il secondo ambito d'intervento è l'innovazione, con il rafforzamento del fondo già finanzia le startup del comparto.

Il fondo agirà poi per il consolidamento dei gestori con l'obiettivo di creare campioni nazionali nella gestione di strutture alberghiere, anche attraverso la leva dell'equity. L'ultimo impegno è alla valorizzazione degli asset immobiliari. Un capitolo che potrebbe interessare diverse strutture venete, dato che Cdp si impegnerebbe all'acquisto e ammodernamento delle strutture alberghiere, promuovendo la separazione tra proprietà immobiliare e gestione alberghiera, per garantire adeguati investimenti ed elevati standard qualitativi.

Il Fondo potrà concedere agli attuali proprietari un diritto di riacquisto da esercitare in un arco di tempo congruo rispetto alle stime di ripresa del mercato ricettivo internazionale. Ove possibile, inoltre, si promuoverà il reinvestimento dei proventi della vendita nell'attività di gestione, sostenendo l'occupazione e il miglioramento degli standard qualitativi delle catene alberghiere.

Queste iniziative, nelle intenzioni dei proponenti, riusciranno a mobilitare fino a 2 miliardi di euro. Il ministero per i Beni e le Attività Culturali del ministro Franceschini contribuirà, attraverso un fondo istituito con il Decreto Rilancio, fino a 150 milioni.

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