Chiude metà degli alberghi di Jesolo, restano aperti i fronte mare e il Deluxe

Stagione estiva finita per molti, non per tutti. De Zotti (consorzio Manzoni): «La nostra spiaggia è ancora piena e le prenotazioni on line sono un vero successo»
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - HOTEL FALKENSTEINER
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - HOTEL FALKENSTEINER

JESOLO (VENEZIA). Week-end di sole al lido di Jesolo, da oggi lunedì 20 chiude almeno la metà degli alberghi di Jesolo. Ma la fine dell’estate non è ancora arrivata. A partire da oggi ci sarà una netta selezione. Chiuderano in particolare gli hotel di seconda e terza fascia, per lasciare gli ultimi turisti alle strutture frontemare. Almar, il primo cinque stelle del lido, sarà a pieno ritmo fino a tutto ottobre. Ma gli alberghi chiusi saranno circa 200. Anche sulla spiaggia ieri e oggi i bagnanti si sono goduti il sole come in piena stagione, anche se le giornate sono più corte. Gli stabilimenti balneari, soprattutto nella parte centrale, saranno aperti fino al 30 settembre e qualcuno la prima settimana di ottobre.

Amorino De Zotti, presidente del consorzio Manzoni, è entusiasta: «La nostra spiaggia è ancora piena e le prenotazioni on line sono un successo. Dobbiamo riconoscere al sindaco, Valerio Zoggia, il merito di aver implementato questo servizio. Gli alberghi aperti in questo fine settimana, in particolare quello fronte mare, hanno segnato il tutto esaurito o quasi. E ci sono anche tanti pendolari che sono arrivati in spiaggia in questi due giorni e hanno prenotato lettini e ombrelloni. Siamo dell’avviso che la stagionalità possa protrarsi fino a tutto ottobre. Ormai da diversi anni il tempo tiene e credo che la città balneare possa organizzarsi in tal senso. Certo, resta il rammarico per le poche manifestazioni in questo mese di settembre. Comprendiamo il Covid e le norme anticontagio da rispettare, ma potevamo crederci di più».

Jesolo ha sempre ospitato a settembre Miss Italia, ma anche lo spettacolo delle Frecce Tricolori e la festa dell’Uva. Bene anche a Bibione, Eraclea, Cavallino Treporti. A Caorle, si punta sul Turismo Slow, in una località turistica a misura di bike. Da Ca’ Corniani a Vallevecchia, passando per il borgo storico, numerosi sono i percorsi che attraversano il territorio da affrontare sulle due ruote, a piedi, a cavallo o anche in canoa. L’amministrazione sta lavorando in questa direzione. La laguna di Caorle, oasi naturalistica protetta e sito di Interesse Comunitario, è una delle più vaste dell’Alto Adriatico. Vi si estendono numerosi itinerari ciclopedonali che collegano la spiaggia all’entroterra. —

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