Class action contro il made in Italy degli occhiali Kering

L'americana Selima Optique ha fatto causa a Kering Eyewear, società fondata nel 2016 a Padova dal gruppo francese. L’accusa mossa è quella di produrre le varie parti degli occhiali in Cina ma venderli come made in Italy

È battaglia sugli occhiali di Kering. Anzi sul luogo della produzione della gamma eyewear del colosso francese. Ovvero l'Italia, ovvero Padova. La notizia rimbalza su Pambianco news.

La battaglia parte da Selima Optique, una boutique di occhiali di lusso con diversi negozi a New York e in Francia, che ha fatto causa a Kering Eyewear, società fondata nel 2016 dal gruppo francese per sviluppare in-house gli occhiali dei propri brand, accusandola di utilizzare la dicitura ‘made in Italy’, ma di produrre i propri articoli in Cina. L’accusa mossa è quella di produrre le varie parti degli occhiali in Cina, per poi spedirle in Italia, dove vengono assemblate.

Kering eyewear - guidata da Roberto Vedovotto, ex Safilo - ha respinto le accuse, affermando che “gli occhiali di lusso del gruppo Kering sono interamente prodotti in Italia ed etichettati in conformità con tutte le leggi vigenti”.

"Selima Optique, che vende occhiali del gruppo tra cui quelli di Yves Saint Laurent, Gucci, Brioni, Tomas Maier e Stella McCartney, non solo commercia nel wholesale, ma produce anche una linea a marchio proprio. Per questa ragione, l’azienda ha accusato Kering di danneggiarla non solo in qualità di rivenditore, ma anche di competitor. Soprattutto, la causa parte dal presupposto che ci sia un danno per i consumatori in generale" scrive Pambianco. "Per questo motivo, Selima ha chiesto ai giudici di consentire ad altri soggetti (distributori, competitor e consumatori) di unirsi alla causa, trasformandola, di fatto, in una class action".

 

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