Colombini (ex Bpvi) ad di Banca Finint

Luciano Colombini è volto noto al Nordest, anche se negli ultimi due anni ha ricoperto il ruolo di direttore generale di Banco di Desio e della Brianza. Incarico lasciato a maggio con dimissioni repentine. Allora si vociferò di un suo ritorno in banca popolare di Vicenza. Già, perchè il nome di Colombini è legato a quello di Gianni Zonin essendo stato dg nel post Gronchi dal 2005 al 2007 in Bpvi. Siamo nell'epoca delle nomine di Samuele Sorato, allora condirettore e Mauro Micillo (vicedirettore). E fu proprio quando se ne andò Colombini, per aperto dissidio con Zonin, che Sorato divenne direttore della banca. Colombini invece fu cooptato dalla Banca Popolare di Verona, oggi Banco Popolare.

La nomina di Colombini in Finint si è resa necessaria dopo il passo di lato compiuto da Andrea De Vido a maggio con la scelta di non ricoprire più l'incarico di amministratore delegato di Finint, la prima società di cartolarizzazione made in Veneto e Italy, nata chiacchierando, una sera di tanti anni fa, in un tavolino di una pizzeria dietro la Scala di Milano.

Al tempo, Enrico Marchi (oggi presidente e, da poco, anche consigliere delegato) studiava alla Bocconi, mentre De Vido, cafoscarino, era già al lavoro in una società svedese di consulenza. Amici da più di qualche anno, i due si incontrarono nella City e fondarono Finanziaria Internazionale.

Quel sodalizio, datato 1980, ha cambiato forma poco tempo fa ma l'assetto proprietario è preservato. A maggio Finint confermava infatti la possibile ricerca ed entrata di un amministratore esterno per la gestione del business. Oggi toccherà a Colombini tracciare la strada, sotto la presidenza di Enrico Marchi e lo sguardo del consigliere De Vido.